Giulianova,
19.7.2012 -
Nell’ ultimo consiglio comunale, l’ assise
civica ha approvato, l’ ordine del giorno
riguardante la cittadinanza per ius soli, ai
figli di immigrati residenti regolarmente nel
nostro paese.
Questo è un importante segnale di attenzione
verso i diritti dei più svantaggiati. Noi,
giovani democratici, ci siamo spesi moltissimo
su questo tema. Sia attraverso l’ adesione al
comitato “l’ Italia sono anch’ io” che la
raccolta firme sulle proposte di legge su
cittadinanza e diritto di voto. Abbiamo in oltre
instaurato, su tali temi, una proficua
collaborazione con Tosson, responsabile
regionale del forum immigrazione PD.
Non possiamo quindi che essere grati al
consigliere Fabrice Ruffini che ha esposto
l’ordine del giorno, al gruppo del PD che lo ha
presentato in consiglio, ai partiti e ai
consiglieri che lo hanno votato, al sindaco
Mastromauro ed alla giunta.
Sul diritto di cittadinanza ai figli di
immigrati, residenti regolarmente in Italia, si
sono espressi autorevoli personalità, a partire
dal Capo dello Stato Napolitano, partiti,
sindacati e associazioni di ogni orientamento.
E’ assurdo che un figlio di immigrati, nasca in
Italia, che studi nel nostro paese, con amici
italiani, debba aspettare 18 anni e, solo dopo
una lunga trafila burocratica, riesca ad
ottenere la cittadinanza. Lo ius soli è un
principio che vale in molti paesi, tra i quali
Francia, Canada, Brasile, Argentina e Stati
Uniti d’ America, ai quali molti fanno spesso
riferimento come frontiera avanzata della
democrazia.
E’ la stessa Costituzione che sancisce il
diritto all’uguaglianza tra le persone, ma ad
oggi questo principio è in realtà disatteso. Una
vera integrazione ci può essere solo garantendo,
a chi contribuisce alla crescita del nostro
paese in modo determinante, pari dignità e
diritti.
D’ altro canto, la normativa che regolamenta il
diritto di cittadinanza, risale a vent’ anni fa.
Nel frattempo il mondo è cambiato, e il fatto
che oltre il 70% degli italiani si dichiari
d’accordo con il principio dello ius soli, è il
segnale che i tempi per una nuova legge sono
maturi.
E’ per noi, quindi, anche motivo di orgoglio,
che Giulianova sia il primo comune in provincia
di Teramo, ad aver accolto un ordine del giorno
su questo tema.
Purtroppo la maggioranza di centrodestra a
Teramo ha respinto un testo dello stesso tenore.
Un ulteriore rammarico nasce dal fatto che anche
il gruppo consigliare PDL giuliese si sia
espresso contro con i suoi 3 consiglieri e che
il consigliere Di Carlo si sia astenuto (l’ ODG
ha ricevuto 17 voti favorevoli, 3 voti contrari,
1 astenuto). Su un argomento importante e
delicato come questo, ci saremmo aspettati una
maggiore sensibilità.
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