Giulianova, 13.3.2012 -
Non è successo nulla.
Il direttore editoriale
di un periodico locale
si è dimesso sbattendo
la porta e accusando
l’editore di volere un
direttore “Utile
alla causa, una testa
china per appendere il
megafono: un direttore
da dirigere”. Qualcuno
insomma che non fosse
“un intralcio, una
figura sgradita contro
cui fare quadrato”.
Quello che serviva era
un Giornale di Partito,
“una cassa di risonanza
del gruppo, uno specchio
per guardarsi e
compiacersi”, insomma
il QUOTIDIANO DEL POPOLO
del Partito Comunista
Cinese o la PRAVDA dei
tempi eroici dell’URSS.
Un giornale per dirla
tutta ad uso e consumo
del novello Kim Jong-Un
terzogenito della
dinastia dei Kim
nordcoreani. E’ uscito
il nuovo numero. Nulla!
Nessun accenno alle
dimissioni del
direttore. Tutto bene
madama la marchesa. Il
nuovo direttore invece
di scrivere due righe
tanto per illustrare
quali saranno le sue
linee editoriali
annuncia in pompa magna
che curerà, udite udite
, una rubrica di musica
sinfonica. Le
affermazioni del
dimessosi direttore sono
molto gravi…. ora o ha
ragione lui e a noi non
resterà che prenderne
atto, oppure attendiamo
che l’editore si rechi
ancora una volta presso
la Procura della
Repubblica a sporgere
querela…
A proposito le
dimissioni del direttore
hanno un precedente
illustre, quelle di
Enrico Mentana dimessosi
da direttore editoriale
di Mediaset perché la
rete non volle cambiare
il palinsesto di fronte
al “Caso Englaro”.
Anche per quanto
riguarda Mentana
sappiamo bene come è
andata a finire. |