Giulianova,
28.3.2012 -
Il momento del tanto atteso Consiglio comunale
straordinario sulla sanità per Giulianova ed il suo
ospedale definito da tutti “in balia delle onde”, è
arrivato finalmente ieri accogliendo nella sala
conferenze del palazzo Kursaal, il Governatore della
Regione Abruzzo Gianni Chiodi assieme al Manager
Varrassi e la Dott.ssa Baraldi, oltre che tra il
pubblico gli assessori Gatti e Morra ed il dirigente
Mazzarelli, assieme ai sindaci di Morro d’Oro,
Notaresco, Bellante, Castellalto, Roseto, Tortoreto.
“Se non ci fossero stati la dottoressa Baraldi ed il
Governatore Chiodi, la crisi della sanità in Abruzzo
avrebbe avuto conseguenze molto gravi”, sono state le
parole di Varrassi che ha sottolineato l’importanza di
un lavoro che ha già iniziato a portare i suoi frutti
secondo Chiodi, riportando l’Abruzzo tra l’elenco delle
regioni virtuose e quindi per questo motivo nella
possibilità di intercettare nuovi fondi specifici.
Non un ospedale lasciato all’abbandono ma anzi una
struttura sulla quale Varrassi ha confessato di stare
investendo, con un nuovo ecodoppler (176mila euro), una
risonanza magnetica di ultimissima generazione dal costo
molto elevato in arrivo entro breve ed 1 milione di euro
per la ristrutturazione del quarto piano, oltre ad aver
sbloccato dopo quasi 15 anni di attesa, la residenza per
assistenza anziani creata da Padre Serafino a Villa
Volpe.
Notizie arrivate dopo le testimonianze di pazienti del
Centro Nutrizionale giuliese, da agosto 2012 a rischio
ridimensionamento, preoccupati dalla possibilità che
persone anoressiche perdano un punto di riferimento
dimostratosi indispensabile in passato anche per crisi
arrivate alla vigilia di Natale, ed anche del Comitato
per la Salvezza dell’Ospedale, che ha ribadito
l’importanza di un ospedale funzionale, e del
rappresentante della CGIL Marcattili che ha manifestato
la difficoltà di incontrare sia Varrassi che Chiodi,
“non vorrei che parlassero a seconda del pubblico che
hanno di fronte ogni volta”.
Chiare le richieste del sindaco Francesco Mastromauro
per un Atto Aziendale che rispecchi quanto promesso in
passato, con ospedali strategici che, riferendosi in
particolare al nosocomio giuliese, miri ad eliminare le
lunghe liste di attesa, qualifichi la medicina del
territorio e la medicina delle emergenze, “spero che
queste scelte non siano il sintomo di una politica che
tira la giacchetta”.
Ispirandosi ad un ragionamento del Dott. Veronesi ai
tempi del suo Ministero, la Dott.ssa Baraldi ha
sottolineato come per un bacino di utenza di 300mila
persone non servirebbe più un solo ospedale, quindi per
la provincia di Teramo basterebbe il solo nosocomio di
Teramo, variando la vocazione dei più piccoli ad
attività diurna o per lungodegenti.
“Quello che stiamo vivendo oggi non è la causa ma
l’effetto”, ha dichiarato Chiodi facendo riferimento ad
un passato scorretto di una classe dirigente che,
disinteressandosi del futuro dei loro figli, in decenni
ha accumulato debiti, passando dai 2543 milioni di euro
del 2000 ai 2,5 miliardi del 2008, con una media di 450
milioni di disavanzo annuo mentre il bilancio
dell’Abruzzo è di 330 milioni di euro, tutto questo a
causa dei troppi ospedali sul territorio e dei
tantissimi ricoveri inappropriati, “avvenivano solamente
per giustificare i tanti Primari”.
Un disavanzo ridotto al 31 dicembre 2011 di 1 miliardo,
un successo che fa il paio con i dati sulla mobilità
attiva in crescita e quella passiva in diminuzione,
tanto da battere regioni come Lazio, Molise ed altre
ancora.
Nessun ospedale da salvare a Giulianova secondo il
Governatore Chiodi, “questa è una polemica come quella
del Centro Olii”, una battuta come quella al vetriolo
lanciata mentre guardava l’angolo di tavolo dove erano
seduti proprio i dottori Ciccocelli e Cameli, “capisco
perché tutti questi medici in politica, forse perché gli
ha dato molto fino ad ora”, riferendosi agli alti
interessi sulla sanità.
“Il nuovo ospedale di Giulianova è il nostro obiettivo e
ci stiamo impegnando per riuscirci, torneremo a brindare
con voi”, ha affermato Chiodi sottolineando come questo
non potrà avvenire prima del 2017, questo non
significherebbe che le promesse di Venturoni in passato
siano state menzogne ma piuttosto non attinenti alla
politica attuale che prevede un ripianamento del debito
prima della presentazione di un progetto e
l’approvazione del suo finanziamento, “siamo divenuti
una regione virtuosa ed ora possiamo bloccare i
finanziamenti dei 5 nuovi ospedali previsti”. |