GIULIANOVA,
6.9.2013
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La Biblioteca Civica “Vincenzo Bindi” e
la Cooperativa sociale “Il Volo”
organizzano presso la sede storica che ospita la
“Bindi”, in corso Garibaldi 14 a Giulianova
Alta, un ciclo di incontri dal titolo “Venerdì
in Biblioteca. Incontri quasi letterari a
Palazzo Bindi”.
In linea con le finalità principali di una
biblioteca pubblica, gli incontri vogliono
essere un’occasione informale e colloquiale di
confronto tra autori, curatori e lettori, tra
l’esperienza della scrittura e quella della
lettura, ponendosi come obiettivo quello di
animare ed aprire al pubblico gli spazi della
biblioteca, di rendere gli utenti curiosi e
partecipi, di promuovere la produzione culturale
e gli autori del territorio, con una particolare
attenzione a quelli più giovani. Gli incontri
avranno cadenza quindicinale e si terranno nelle
sale della Biblioteca “Bindi” il venerdì
pomeriggio alle ore 18.30. Riguarderanno
pubblicazioni di varia natura – saggi, racconti,
testi poetici – ed argomenti di interesse locale
e regionale. Per definire il calendario e i
contenuti dell’iniziativa sono state coinvolte
le associazioni culturali e le scuole del
territorio alle quali è stato chiesto di inviare
suggerimenti e segnalazioni da vagliare, così
da rendere le proposte più aderenti agli
interessi dell’utenza reale e potenziale della
Biblioteca.
Nel mese di settembre sono previsti due
appuntamenti. Venerdì 13 settembre, alle
ore 18.30, vi sarà l'incontro con
Francesca De Santis e Gabriele Di Pietro,
giovani curatori di “Legami d’amore. Lettere
rubate ai nonni dal 1957”, in cui raccolgono
con affetto e curiosità per gli aspetti di
costume sociale impliciti, la tenera
corrispondenza tra i due innamorati.
Venerdì 27 settembre,
sempre alle ore 18.30, sarà la volta di
un altro autore originario del Teramano,
anch’egli giovane ma già al suo secondo libro.
Si tratta di Fabio Petrella che nel suo
libro “Dove non arrivano i sentieri”
ricostruisce alcune storie ed esperienze di un
borgo montano, Poggio Umbricchio, frazione di
Crognaleto, che sono esemplari, oggi come
allora, del fenomeno della migrazione e
dell’esilio volontario o coatto delle giovani
generazioni in cerca di lavoro e di condizioni
di vita meno precarie. |