GIULIANOVA (Te),
28.5.2013
-
Domenica 9 Giugno 2013, alle ore 18.00, presso
la Sala Buozzi
di Giulianova Alta, si terrà la
presentazione del libro “MI AVEVI CHIESTO DI
FERMARMI QUI”, scritto da Alessandra
Angelucci e pubblicato dalla Duende
Edizioni.
Conosciuta ai più come giornalista e manager
culturale, Alessandra Angelucci è nata a
Giulianova, dove attualmente vive. È figlia
d’arte, è cresciuta fra i colori, le tele
dipinte e l’inconfondibile profumo delle tempere
vive.
La stretta vicinanza al mondo artistico e ad
ogni sua forma d’espressione la porta a
laurearsi in Lettere presso l’Università degli
Studi dell’Aquila e a specializzarsi in
Management Culturale presso la LUISS di Roma.
Grazie alla sua prima intervista a Dario Fo,
realizzata per la stesura della sua tesi in
drammaturgia, si accosta al mondo della carta
stampata, diventando giornalista pubblicista.
Per diversi anni scrive per riviste di settore
(«L’Urlo», «Forum Artis», «Tesori d’Abruzzo»),
organizza e cura mostre d’arte in Italia e
all’estero. Dopo un’esperienza come direttore
responsabile del mensile d’informazione locale
«Lo Strillone» e di conduttrice sull’emittente
regionale abruzzese TV6, oggi è docente di
Lettere, critico d’arte e, per la Sezione
Cultura, scrive sul quotidiano «La Città».
“MI AVEVI CHIESTO DI FERMARMI QUI” è il suo primo libro di
poesie e, come scrive nella prefazione il
critico Simone Gambacorta, «Alessandra
Angelucci si misura con un atto di ricognizione
che vuol passare in rassegna gran parte della
costiera dei temi e delle tonalità che possono
costellare un'esistenza. Con un dettato ancora
memore delle estenuazioni e degli inabissamenti
cui un verso - un verso che davvero possa dirsi
sentito - costringe chi voglia scriverlo, e con
le striature di una malinconia che coagula in sé
un particolare sentimento della vulnerabilità di
chi vive, e della friabilità dell'innocenza,
Alessandra Angelucci offre alla chimica delle
trasfigurazioni e delle metafore lo scandirsi di
una personalissima lettera al tempo».
Di recente ospite con l’antologia “Disequitalia”(Ciesse ed.)
al Festival Nazionale della Letteratura di
Giulianova e al Rosadonna Festival delle
Eccellenze Femminili d’Abruzzo di Pescara,
domenica 9 Giugno, alle ore 18.00,
l’autrice presenterà il suo libro presso la
Sala Buozzi del Centro Storico di
Giulianova.
Interverranno
per l’occasione Simone Gambacorta,
critico letterario e Segretario del Premio
Teramo, e l’attrice
Vanessa Dezi che, da qualche anno, conduce una ricerca personale ed
avvincente sulla lettura scenica, rivolta ad un
pubblico in ascolto.
A moderare l’incontro sarà la giornalista
Azzurra Marcozzi.
Vanessa Dezi,
attrice, conduce da qualche anno una ricerca
personale ed avvincente sulla lettura scenica,
la lettura, cioè, rivolta ad un pubblico in
ascolto, che siede dinanzi al suo “Teatro
di lettura”. La lettura per gli altri le
permette di coniugare la sua passione per la
letteratura con quella per il teatro, luogo e
tempo delle emozioni e delle storie, che si
fanno rito colto e affettuoso,
rendendo un giorno diverso dagli altri giorni
(A. de Saint-Exupéry). Il rito si compie
attraverso un’ intima relazione tra attore e
testo letterario, che si effonde sul pubblico,
rendendolo parte e protagonista immaginifico
della storia o della poesia letta.
Vanessa Dezi , in questa sua ricerca, si rivolge sia ad un
pubblico adulto che al mondo variopinto
dell’infanzia, collaborando con scrittori,
musicisti, illustratori, enti, scuole e
biblioteche.
Simone Gambacorta è
nato nel 1978 e vive a Teramo. Giornalista, cura
le pagine culturali del quotidiano «La Città».
Dopo aver diretto dal 2006 al 2008 il Festival
letterario Lib[e]ri, dal 2011 è Segretario del
Premio Teramo per un racconto inedito. E' socio
della Deputazione Abruzzese di Storia Patria.
Tra i suoi libri, "Short reviews. Note minime di
un cronista letterario" (Galaad, 2009), "Amici e
poeti. Antonio Alleva, Raymond André, Giammario
Sgattoni" (Duende, 2011) e "Scritti sbagliati.
Interventi senza scopo di esattezza sulla
letteratura e altre questioni" (Galaad, 2013).
Dirige la collana "Piccoli quaderni" per le
edizioni Duende. Trova imbarazzante lo si
consideri un critico letterario e preferisce di
gran lunga la più semplice qualifica di
recensore. |