GIULIANOVA, 17.6.2013
- L'
Associazione Culturale Gruppo Oraõ presenta
“Titt'l
titt' ti”
Le ragioni del dialetto negli italiani
contemporanei
Giulianova (Te) – domenica 23 giugno 2013 – ore
18:00
Sala
conferenze “B. Buozzi”, Piazza Buozzi
Centro storico di Giulianova (Te)
Il dialetto fa parte del bagaglio culturale che
ognuno di noi porta sulle spalle ed è
l’inevitabile segno che ci fa dire che
apparteniamo a un certo luogo, a un certo tempo
e che ci identifica e ci colloca nel posto
preciso della nostra storia personale.
Per portare l'attenzione sull'importanza dei
dialetti
(con particolare attenzione a quello giuliese),
nella formazione e nella diffusione
dell'italiano contemporaneo e
dell'identificazione dell'italiano nell'italiano
(nelle rispettive accezioni di lingua e di
cittadino), l'Associazione culturale Gruppo
Oraõ organizza un conference-reading
giuliese (conferenza + reading in dialetto
giuliese) dal titolo “Titt'l titt' ti – Le
ragioni del dialetto negli italiani
contemporanei”. L'appuntamento, fissato per
domenica 23 giugno alle ore 18:00 presso la
Sala Buozzi di Giulianova Paese, sarà
presieduto dalla demoetnoantropologa
Alessandra Gasparroni e dallo scrittore
Mattia Albani, e lascerà ampio spazio a
letture di opere in vernacolo locale dei poeti
Bernardino Dell'Aguzzo e Dante Di
Pompeo e dello scrittore Domenico Trifoni.
Le
lingue locali e i dialetti parlati in Italia
sono centinaia,
per non dire migliaia. Ogni comune italiano ha
il suo idioma, il suo accento, la sua
inflessione linguistica; e ognuno è simbolo
delle nostre radici e della nostra storia.
Il dialetto rappresenta la nostra
etichetta, le nostre radici, la nostra carta
d’identità. Attraverso esso esprimiamo i nostri
pensieri, i nostri sentimenti, i nostri stati
d’animo. E’ il mezzo che ci unisce nel
confronto, nel dialogo, nello scambio di idee.
Dà nuova forma alle parole, riesce a rendere
l’idea prima ancora di ridurla in termini
precisi, a volte armonizza e a volte indurisce.
Il dialetto è l’espressione di un
popolo, è come un abito fatto su misura, è come
una spugna che assorbe fatti, episodi, luoghi,
persone e che restituisce fatti, episodi,
luoghi, persone con profilo e identità precisi
ma soprattutto con un’anima e, nel nostro caso,
con la nostra anima giuliese.
Amare il dialetto, usarlo nel nostro
quotidiano, insegnarlo ai nostri figli,
significa amare noi stessi, significa essere
possessori di una grande eredità: l’eredità
della nostra storia. |