GIULIANOVA, 5.6.2013
-
Venerdì 14 giugno alle ore 18.00
presso il Museo d’Arte dello Splendore di
Giulianova, la Piccola Opera Charitas inaugura
la mostra CREDERE LA LUCE 3 dalle forme della
preghiera a quelle dell’arte.
Interverranno S.E. Mons. Michele Seccia, Vescovo
della Diocesi di Teramo-Atri, il Presidente
della Fondazione Piccola Opera Charitas,
Domenico Rega e Marialuisa De Santis, curatrice
della mostra. L’incontro sarà moderato da
Federica De Lucia, conservatrice del Museo
d’Arte dello Splendore.
La mostra raccoglie le opere dei ventisette
artisti che nel gennaio scorso hanno frequentato
il terzo seminario di studi sull’arte sacra
organizzato dalla Piccola Opera Charitas: Paola
Caprioni, Maria Cristina Cirilli, Mirko Dadich,
Gabriella D’Eustacchio, Berardo Di Bartolomeo,
Mara Di Giammatteo, Pino D’Ignazio, Antonio
Fabozzi, Stefano Fagioli, Sergio Florà, Patrizia
Franchi, Maria Stella Fratepietro, Annarira
Gaeta, Simone Giampà, Veronica Giorgetti,
Veronica Malatesta, Alessia Marranconi, Elena
Mastracci, Giuseppina Michini, Ileana Patacca,
Andrea Pistocchi, Massimo Piunti, Marco
Rodomonti, Lucia Ruggieri, Gabriella Sirignano,
Carla Tassoni, Loriana Valentini.
Saranno esposte inoltre due interessantissime
installazioni degli artisti Ivan Barlafante e
Daniela Papadia, che hanno partecipato in veste
di relatori al seminario.
Il catalogo dell’esposizione, curato da
Marialuisa De Santis, raccoglie anche tutti gli
atti del seminario che quest’anno ha visto gli
interventi di don Filippo Lanci, segretario
dell’ufficio arte sacra della diocesi
Teramo-Atri, padre Virgilio Di Sante, priore del
convento dei frati cappuccini di Giulianova,
Carmine Di Sante, biblista già docente al SIDIC
e collaboratore della Cittadella di Assisi,
Mariano Apa, docente di storia dell’arte
all’Accademia di Belle Arti di Roma, Alessandra
Gasparroni, demoetnoantropologa. Il tema delle
giornate di studi è stato: la preghiera.
La mostra sarà visitabile presso il Museo d’Arte
dello Splendore di Giulianova fino al 14
agosto, dal martedì alla domenica, dalle 17.00
alle 20.00.
La manifestazione fa parte del progetto
culturale della Conferenza Episcopale Italiana.
MOTIVAZIONI,
FINALITA’ e NOTIZIE VARIE ATTORNO A CREDERE LA
LUCE
La Piccola Opera
Charitas di Giulianova, attraverso il suo centro
culturale San Francesco, sente da sempre come
forte vocazione il dialogo con gli artisti e la
catechizzazione attraverso l’opera d’arte ed è
da sempre impegnata a favorire l’accessibilità
intellettuale dell’arte contemporanea.
Nel 2011,
rifacendosi in maniera più programmatica al
Sussidio dell’Ufficio Nazionale per i beni
culturali ed ecclesiastici della CEI, Spirito
Creatore, che evidenzia proprio la necessità
di “curare la formazione del popolo di Dio e
degli artisti”, ha ideato Credere la luce,
progetto articolato in una prima parte
seminatoriale propedeutica ad una seconda
espositiva. Volutamente fu da subito esclusa una
parte laboratoriale poiché “la Chiesa non ha mai
avuto come proprio un particolare stile
artistico” e di conseguenza neanche uno stile da
insegnare.
Ci si è mossi fin
dalla prima edizione, con attenzione e rispetto
riguardo le modalità espressive di ciascun
artista, acquisite o in divenire, certamente
diverse a seconda delle sensibilità e del più o
meno lungo e “collaudato” percorso individuale.
Il tema del seminario di studi è stato poi, ogni
anno, il tema guida dell’esposizione: nel 2011,
Per una nuova iconografia della Madonna dello
Splendore; nel 2012, Lo splendore della
forma; quest’anno
Dalle forme della Preghiera a quelle dell’Arte.
Il tema della
preghiera è stato scelto riflettendo sulla
generale mancanza di predisposizione all’ascolto
che caratterizza la nostra società, cosa che
mette in crisi l’idea stessa di preghiera dato
che come scrive Enzo Bianchi in Lettere ad un
amico sulla vita spirituale, “nel
cristianesimo la preghiera è nient’altro che un
predisporre tutto l’essere ascolto, al
riconoscimento di una presenza, all’arte
ineffabile del dialogo con Dio, in cui però il
vero protagonista è lo Spirito Santo.” Agli
artisti quindi il compito di ritrovare con le
loro opere, in un certo senso, la
predisposizione a questo tipo di ascolto.
Come è accaduto negli anni precedenti molti
artisti non hanno scelto di lavorare per un’arte
davvero liturgica ma come scrisse Carlo Chenis
“l’adesione ad una liturgia si pone in rapporto
con una committenza, e non in astratto”. (
L’arte per il culto postconciliare San
Gabriele, 1999).
Gli artisti però,
abbandonato il soliloquio, ci hanno mostrato il
contrasto tra buio e luce, e tra vita e
resurrezione. Lontani dall’oleografia che forse
per troppo tempo è stata loro richiesta hanno
mostrato sinceramente le loro vertigini causate
dallo sguardo sul baratro profondo e insieme ci
fanno ascoltare, se vogliamo, il respiro che
riporta la fiducia nelle loro vene; tra paura e
speranza, hanno dipinto le loro domande sul
senso più intimo dell’esistenza.
Credere la luce,
che fa parte del Progetto della CEI, ha
coinvolto in tre anni sessantuno artisti, la
maggioranza dei quali giovani, provenienti da
molte parti d’Italia:
P. Abbondanza
(Giulianova), Antonio Antonelli (Civitella del
Tronto), C. Baldassarri (San Benedetto del
Tronto), Carlo Bachetti (Ascoli Piceno),
Beatrice Basile (Catanzaro), Paolo Bernacchia
(Firenze), Rachele Biaggi (Casette d’Ete),
Isabella Branella (Giulianova), Manuela Cappucci
(Roseto degli Abruzzi, Paola Caprioni
(Giulianova), Francesca Casolani (Roma), Monica
Cece (Campobasso), Riccardo Celommi (Roseto
degli Abruzzi), Maria Cristina Cirilli (Roseto
degli Abruzzi), Mirko Dadich (Ravenna), Roberta
Dallara (Cervia), Antonio De Marini (Giulianova)
Jacopo Da San Martino (Montecarlo di Lucca),
Gabriella D’Eustacchio (Giulianova), Berardo Di
Bartolomeo (Teramo), Mara Di Giammatteo
(Bologna), Gianluca Di Giovannantonio (Teramo),
Fabio Di Lizio (L’Aquila), Gregory Di Carlo
(Roma), Pino D’Ignazio (Teramo), Antonio Fabozzi
(Ascoli Piceno), Stefano Fagioli (Giulianova),
Luca Farina (Campli), Sergio Florà (Teramo),
Patrizia Franchi (Giulianova), Maria Stella
Fratepietro (San Benedetto in Perillis), Simone
Giampà (Roma) Veronica Giorgetti (Roma), Dario
Grasso (Firenze), Tiziana Guerrini (Belforte del
Chienti), Cristoforo Maria Lippi (Siena),
Veronica Malatesta (Urbino), Giorgio Mancinelli
(Roma), Anahi Angela Mariotti (Roma), Alessia
Marranconi (L’Aquila), Elena Mastracci
(L’Aquila), Giuseppina Michini (Canzano), Marino
Melarangelo (Teramo), Ileana Patacca
(Giulianova), Pietro Pisano (Guardia Vomano),
Andrea Pistocchi (Castelli), Massimo Piunti (Roio
Piano), Lara Pompei (Penna Sant?Andrea), Alessia
Porfiri (Macerata), Marco Rodomonti (Teramo),
Lucia Ruggieri (Silvi), Gabriella Sirignano
(Roma), Elvis Spadoni (Urbino), Stefania
Spallanzani (Busseto di Parma), Sandra Spelli
(Isola del Gran Sasso), Carla Tassoni ( Campli),
Marco Tentarelli (Giulianova), Loriana Valentini
(Roseto degli Abruzzi), Serena Vallese
(Giulianova), Alessandro Zechini (Ascoli
Piceno).
Contribuiscono o
hanno contribuito alla realizzazione di questo
progetto:
Mariano Apa,
docente storia dell’arte Accademia Belle Arti di
Roma
Ivan Barlafante,
artista
Alessandro
Beltrami, storico dell’arte,
Alessandro
Braccili del Museo d’Arte dello Splendore,
Federica De Lucia
del Museo d’Arte dello Splendore
Marialuisa De
Santis della Piccola Opera Charitas
P. Virgilio Di
Sante, priore del Convento cappuccini di
Giulianova
Carmine Di Sante,
teologo e biblista
Alessandra
Gasparroni, demoetnoantropologa
don Filippo
Lanci, responsabile Arte Sacra della Diocesi di
Teramo Atri
Massimo Lippi,
docente Accademia Belle Arti Firenze,
Franca Meo della
Piccola Opera Charitas
Oscar Meo,
docente di estetica Università di Genova,
Alessandra
Morelli, storica dell’arte.
Daniela Papadia,
artista.
I testi
quest’anno in catalogo saranno di: Mariano Apa,
Ivan Barlafante, Federica De Lucia, Marialuisa
De Santis, Carmine Di Sante, Virgilio Di Sante,
Alessandra Gasparroni, Filippo Lanci, Daniela
Papadia.
Mariano Apa
E' docente di
storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di
Roma. È stato membro della commissione Arti
Visive alla Biennale di Venezia. È consigliere
nazionale dell’UCAI (Unione Cattolica Artisti
Italiani). È nel comitato consultivo della
storica rivista “Arte Cristiana” (Milano,
scuola del Beato Angelico)fondata nel 1913,
collabora a “Studium” (Roma) e tiene la rubrica
“Arte” su Rocca, quindicinale della Pro Civitate
di Assisi,
Ivan Barlafante
Artista giuliese
che dall’incontro con Fabio Mauri e Tullio
Catalano vive e lavora a Roma dove è diventato
uno dei più sensibili e attivi esponenti
dell’arte contemporanea romana. Tra le sue
ultime esposizioni: nel 2012, “Uomini o Ombre” a
palazzo Ruspoli di Cerveteri, collettiva sui
diritti umani, nel 2011 la partecipazione a
“Seminaria Sogninterra Festival d’arte
contemporanea di Formia e a “Per non
dimenticare. Le forme culturali della memoria
nella rappresentazione della Shoà” alla Galleria
Tedeschi di Roma. Sicuramente la più suggestiva
delle sue esposizioni fuori dall’Italia è
l’installazione “Andromeda e
Cassiopea”realizzata a Praga nel 2000, con la
quale rivestì tutta la piazza della città con
un’enorme mappa stellare d’acciaio.
Federica De Lucia
Dopo la maturità
classica, si è laureata con lode in
Giurisprudenza presso l’Università degli Studi
di Teramo. In seguito ha conseguito con il
massimo dei voti il “Master universitario di II
livello in studi storico-artistici e di tutela e
valorizzazione del patrimonio culturale e
ambientale” alla LUMSA di Roma. Attualmente è
conservatrice presso il Museo d’Arte dello
Splendore
Marialuisa De
Santis
Storica dell’arte
e animatore della cultura e della comunicazione,
è responsabile delle attività culturali della
Piccola Opera Charitas e direttrice del Museo
d’Arte dello Splendore.
Ideatrice e
curatrice di molte mostre ed eventi di arte
contemporanea soprattutto sacra. È l’ideatrice
e curatrice del progetto “Credere la luce”
giunto alla sua terza edizione.
Carmine Di Sante
Ha studiato
teologia presso l’Istituto Teologico di Assisi,
si è specializzato in Scienze Liturgiche al
Pontificio di Sant’Anselmo di Roma e si è
laureato in Psicologia all’Università “La
Sapienza” di Roma. Ha insegnato all’Istituto
Teologico di Assisi e ha lavorato come teologo
dal 1980 al 2000 al SIDIC (Service International
de Documentation Judéo-Chrétienne) di Roma, un
centro fondato dopo il Concilio Vaticano II per
promuovere l’applicazione della Dichiarazione
conciliare Nostra Aetate 4 e per favorire il
dialogo ebraico-cristiano. Autore di numerosi
saggi, gli ultimi dei quali pubblicati con la
San Paolo sono Lo straniero e la Bibbia.
Verso una fraternità universale (2011),
scritto insieme a Federico Giuntoli, e Lo
straniero nella Bibbia. Ospitalità e dono
(2012) e La passione di Gesù-Non violenza e
perdono (2013)
P. Virgilio Di
Sante
Teologo e
psicologo, già docente all’Istituto di Scienze
Religiose di Teramo e direttore dal 1995 al 2004
della Rivista
della Conferenza dei Ministri Provinciali
Cappuccini “Italia Francescana”, fondata nel
1926.
Alessandra Gasparroni
Studiosa e ricercatrice in
demoetnoantropologia. Ha collaborato con la
cattedra di Sociologia della Facoltà di Scienze
Politiche dell’Università di Teramo e con la
cattedra di Storia delle tradizioni popolari
della Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università “D’Annunzio”. Ha insegnato
Antropologia interculturale presso la Facoltà di
Scienze Sociali della stessa Università,
è consulente esterno del presidio di Teramo
della Soprintendenza per il patrimonio Storico,
Artistico ed Etnoantropologico per l’Abruzzo.
Don Filippo Lanci
Direttore della
sezione Arte Sacra dell’Ufficio per la Liturgia
della Diocesi di Teramo-Atri e docente presso
l’Istituto Superiore di Scienze Religiose
Fides et Ratio di L’Aquila.
Daniela Papadia
È artista
palermitana, romana d’adozione. Ha esposto le
sue opere in Italia, Europa e America, in
importanti Gallerie quali la Sergio Tossi di
Firenze; la Barbara Davis Gallery di Huston; la
Ernest Hilger Gallery a Vienna e a Parigi; la
Generous Miracles di New York; e presso
istituzioni italiane, europee ed americane quali
la Fondazione Hard- hof di Basilea; la American
Accademy di Rome; presso il Palazzo delle
Esposizioni a Roma; la Fondazione Marzotta di
Milano; la Galleria Civica di Instabul; la
Citizens Columbus Fundation di New York; il
Museo Pino Pascali di Bari; la Fundus Fundation,
a Kassel; Museo d’arte Moderna di Palermo e
Museo CAM di Napoli. Nel 2006 Il Museo d’arte
Moderna di Palermo e la Fondazione Hardhof di
Basilea le hanno dedicato un’antologica. |