GIULIANOVA,
7.12.2013 -
Dall'Associazione di Cultura Politica "Il Cittadino Governante" riceviamo e pubblichiamo:
Avevamo
preannunciato, nei giorni scorsi, un comunicato
sul recupero dell’ex
Ufficio del Registro.
Su tale progetto di
recupero e ristrutturazione qualche mese fa ci
siamo espressi favorevolmente in consiglio
comunale: l’illustrazione avuta in commissione
urbanistica e l’accoglimento di alcune modifiche
da noi proposte deponevano in tal senso.
Coerentemente con quanto abbiamo sempre
affermato noi del Cittadino Governante siamo
favorevoli al recupero del già costruito (anche
per evitare di consumare inutilmente suolo
naturale ed agricolo) e a maggior ragione se
questo avviene nei pressi del centro storico che
va rivitalizzato.
Sennonchè alcuni cittadini
confinanti ci hanno contattato e riferito di
aspetti – che evidentemente ci erano stati
omessi – che sembrerebbero violare le normative
vigenti, tant’è che gli stessi hanno proposto un
ricorso al TAR per il vaglio della correttezza
amministrativa dell’atto.
Bene hanno fatto i
cittadini a tutelare i loro legittimi interessi;
naturalmente noi chiederemo tutti gli atti e
approfondiremo, autonomamente, la questione per
poi proporre una
mozione
in consiglio comunale per ripristinare, in
autotutela, la correttezza dell’atto.
Resta l’amarezza di non poter
riporre alcuna fiducia in una classe dirigente
che non si comporta in modo trasparente neanche
nelle sedi in cui deve fornire informazioni
corrette e complete ai consiglieri comunali
perché possano conoscere pienamente i fatti su
cui sono chiamati a deliberare. Ormai da tempo
- a causa dell’affermarsi di una deriva
avvezza ad operazioni urbanistiche poco
commendevoli e dannose per la città ed i
cittadini - approfondiamo le scelte
urbanistiche dell’amministrazione, specialmente
quando si tratta interventi che interessano aree
ampie o siti delicati, ma non pensavamo di dover
stare sul chi va là anche in un caso di
ristrutturazione di un edificio.
Noi come sempre, comunque, saremo
per il rispetto della legalità e non avremo
alcuna difficoltà a modificare il nostro voto,
in consiglio, se le obiezioni fondate e giuste
dei cittadini non verranno accolte con le
opportune modifiche del progetto in questione.
Avrebbe dovuto fare altrettanto, e da subito,
l’amministrazione, a cui chi protesta si era già
rivolto, evitando così di mettere in piedi un
contenzioso costoso per l’Ente e per i cittadini
confinanti. O si vuole addirittura operare come
nei casi ex Migliori Longari e palazzo Gavioli
(accanto al Kursaal) dove ormai siamo ai
processi penali? |