GIULIANOVA, 2.3.2013 -
Dall'Associazione di Cultura Politica Cittadino
Governante riceviamo e pubblichiamo:
L’avevamo detto (con osservazioni, emendamenti,
riflessioni in consiglio comunale): la Variante
è sbagliata nei contenuti e nelle procedure.
L’amministrazione comunale ha voluto tirar
diritto ed è stata sanzionata. I fatti, quindi,
ci hanno dato ragione. E così, prima la Giunta
ha dovuto effettuare la VAS (dopo aver bocciato
nel 2009 la nostra osservazione che la
proponeva) ed ora deve incassare questo
clamoroso stop della SUP che corregge d’autorità
la Variante eliminando ampiamente l’eccessivo
consumo di territorio, lo scempio della campagna
e della collina nord ed altro ancora.
A causa della non conformità della Variante al
Piano Territoriale Provinciale,
l’amministrazione ha dovuto rispettare le
seguenti prescrizioni:
-
Lo stralcio di ben 601.995 mq. di territorio
degli 857.000 su cui era stata prevista
nuova edificabilità residenziale e
produttiva (aggiuntiva rispetto alla enorme
quantità ancora prevista dal PRG vigente).
Ridurre, quindi, del 70,2% il consumo di
territorio.
-
I crinali di Via Colledoro e Via Amendola
devono rimanere liberi dalle costruzioni;
-
Per la collina nord va definito un nuovo
Piano Attuativo rispettoso del paesaggio;
-
Vanno eliminate le due nuove zone
residenziali in campagna (Via Colledoro di
55.000 mq. e Via Cupa di 60.000 mq.);
-
Devono essere salvaguardate (non alienate)
le aree ottenute in cessione gratuita dal
Comune per verde e impianti sportivi
pubblici.
-
Vanno tolti 51.054 mq. di edificabilità
residenziale (circa 600 alloggi) e 258.423
mq. di edificabilità in ambito produttivo,
cioè il 57,9% di superfici edificabili
totali.
La città, pertanto, in termini di assetto
urbanistico può tirare un sospiro di sollievo
perché la Variante causerà meno danni di quelli
che ci sarebbero stati se un ente sovracomunale
non avesse fatto valere, finalmente, i principi
del buon governo del territorio ed il rispetto
delle norme che lo tutelano, da noi auspicati
sin dall’inizio.
I risvolti negativi sono comunque tanti:
-
I cittadini che avevano reale necessità di
una risposta per la prima casa o per
migliorare una struttura ricettiva o
iniziare un’attività economica hanno dovuto
attendere anni per errori procedurali;
-
I cittadini illusi hanno dovuto pagare,
beffardamente, anche l’ICI o l’IMU per poi
rimanere senza diritti edificatori;
-
Viene perso il parco sul “cannocchiale
verde;
-
Si consentirà un’urbanizzazione esagerata ed
irrazionale nel vasto ambito tra Via
Montello ed il Salinello, molto delicato
sotto il profilo paesaggistico.
-
La Variante ha fatto perdere tempo e soldi
pubblici: le poche note positive presenti si
potevano fare in molto meno tempo e
spendendo meno.
-
La sua legittimità è molto dubbia ed il
rischio di ricorsi invalidanti è molto alto.
In particolare: la Trasparenza
Amministrativa è stata applicata in maniera
non corretta nei passaggi consiliari
successivi all’adozione; non c’è stato il
previsto adeguamento della Variante alle
conclusioni della VAS che chiedeva di
modificarne molti aspetti
-
Nel corso del suo iter è emersa anche una
preoccupante questione morale
nell’urbanistica giuliese come testimoniano
i famosi passaggi sulla “osservazione 212”
di Colleranesco e sul caso “Mustaccio” a cui
si sono aggiunti successivamente gli avvisi
di garanzia per l’area ex Migliori-Longari e
per il cantiere sequestrato accanto al
Kursaal.
Insomma la Variante che vedrà la luce non è la
variante che servirebbe alla città.
Ad esempio, è ancora molto sovradimensionata nel
residenziale. Infatti in una città
sostanzialmente ferma da anni come popolazione,
con molti alloggi invenduti, con migliaia di
alloggi ancora edificabili in base al PRG
vigente come si fa a prevedere la costruzione di
ulteriori 4287 alloggi (ridotti poi dalla SUP a
3649)?
Si colgono i rischi della realizzazione di pezzi
di città fantasma per buona parte dell’anno
(modello Alba Adriatica o Martinsicuro) con
tutte le conseguenze connesse? Si colgono i
rischi derivanti dal possibile arrivo sulla
costa abruzzese, richiamati dalla deregulation
urbanistica, di capitali poco chiari da ripulire
nell’edilizia, come ha ricordato recentemente il
sostituto procuratore della Direzione nazionale
antimafia Olga Capasso?
Pare di no a giudicare dalle dichiarazioni
rilasciate dal sindaco Mastromauro che
preannunciano una nuova Variante specifica per
recuperare tutti i mq. di territorio e di
edificabilità che la SUP ha saggiamente
tagliato. Quindi, non solo non si colgono le
implicazioni sopradette, ma ci si vuole esporre
al ridicolo di essere bocciati dalla SUP una
seconda volta, mostrando così un deficit
culturale nelle scelte urbanistiche con rischio
di pesanti ricadute negative sulla vivibilità e
sull’economia della città.
Per fortuna, però, il prossimo anno i cittadini
potranno scegliere per il vero cambiamento. |