GIULIANOVA, 22.3.2013 -
“Il documento
da me firmato, nel marzo 2011, e che Progresso
Giuliese ha diffuso pensando e sperando di
rivelare chissà quali oscure verità, non è uno
scoop”.
Così il vicesindaco con
delega all'Ambiente Gabriele Filipponi in
relazione ad un
documento diffuso da “Progresso Giuliese”
e che, secondo il gruppo di opposizione,
dimostrerebbe la mancanza di chiarezza da parte
del Comune sulla situazione debitoria del Comune
nei confronti di Cirsu e Sogesa.
“Infatti, quel
documento, fatto girare anche sui siti web e
persino su facebook come se si trattasse di
chissà quale segreto atto finalmente rivelato
– continua Filipponi - non è, come
sostenuto da Progresso Giuliese, una
certificazione di crediti bensì l'accettazione,
da parte del debitore ceduto, che è il Comune,
della cessione, ai fini dell'efficacia stessa
nei confronti delle Amministrazioni comunali,
per i crediti, pari a 1.200.000 euro, che
il Cirsu vantava nei confronti di tutti e sei i
Comuni del Cirsu. In pratica – spiega il
vicesindaco – abbiamo ceduto i crediti del
Cirsu alla Tercas per fare in modo che il Cirsu
avesse liquidità. Ed è il caso di rilevare che
il documento diffuso da “Progresso Giuliese” è
parziale, perché manca la tabella allegata
all'atto notarile di cessione, dove è
chiaramente indicato il credito nei confronti
del Comune di Giulianova, che non è di 1.200.000
euro bensì di circa 529.000. E le fatture
riguardano i servizi prestati nel corso del
2010: in parte liquidate nel corso
dell'esercizio 2011 in conto residui 2010,
mentre due fatture sono inserite nella
transazione approvata nel 2011 che prevede il
pagamento in due rate negli anni 2012 e 2013, in
corso di effettuazione. Comunque da parte mia e
degli uffici c'è la massima disponibilità a dare
ogni delucidazione in merito. Quindi –
conclude Filipponi – nessuna bugia:
l'Amministrazione comunale ha sempre riportato
fedelmente la verità sulla situazione debitoria
del Comune verso Cirsu e Sogesa, rispondendo
sempre, anche quando sono state fatte
interrogazioni al riguardo in Consiglio comunale”. |