GIULIANOVA, 11.7.2013 -
Colpo di scena nella conferenza stampa tenutasi
stamane in una affollata Sala consiliare. Il
sindaco Francesco Mastromauro, smentendo
clamorosamente quanto riportato in alcune
testate, siti di informazione e televisioni, che
davano per certe le sue dimissioni per
concorrere alle elezioni regionali, ha invece
affermato con decisione che rimarrà al suo
posto, continuando a fare il sindaco. “So che
per molti è un colpo di scena. Evidentemente
non mi si conosce a fondo, o si è sottovalutato
il mio spirito di servizio e il mio amore per
Giulianova”, ha dichiarato il sindaco. “Non
faccio commissariare la mia città, perché la
politica non è, né deve essere, un ufficio di
collocamento, ma un vero, sincero servizio a
favore della collettività. Occorre senso di
responsabilità e rispetto per i cittadini, che
meritano ogni e più ampia attenzione, e che
giustamente vogliono che gli impegni presi
vengano mantenuti. Ringrazio naturalmente il mio
partito per la stima e la considerazione riposte
in me; io rimango a fare il sindaco, non mi
candiderò alla Regione, ma – prosegue
Mastromauro - rimango comunque, come più
volte chiestomi, a disposizione del PD per
offrire il mio contributo per il rinnovamento,
garantendo lo stesso impegno e serietà riversati
nel mio ruolo di sindaco. Perché occorre
ripensare, non a parole ma nei fatti, il ruolo
della politica. Che deve recuperare, e questo è
assolutamente fondamentale, prossimità e
aderenza ai problemi della collettività, dare
risposte congrue ed efficaci alle istanze delle
persone, specie in questo momento di drammatica
crisi economica e nei valori, e, soprattutto,
gettare a mare schemi mentali e comportamentali
ormai anacronistici. La politica, e per quanto
mi riguarda è sempre stato così, non è una
rendita di posizione o economica, né un coacervo
di privilegi o, peggio ancora, un trampolino di
lancio per assecondare personali ambizioni. La
politica – conclude il primo cittadino -
è bella, a patto però che venga vissuta come
impegno e come attenzione: quindi senza mai
rinunciare allo spirito di servizio che ne è, e
deve continuare ad esserne, il lievito e la
cifra caratterizzante” |