GIULIANOVA,
16.10.2013
-
Dal Senatore Antonio
Franchi riceviamo e
pubblichiamo la lettera
aperta ai cittadini di
Giulianova:
Carissimi Cittadini,
ho iniziato la mia
esperienza politica che
ero poco più di un
ragazzo. Ho creduto nei
grandi ideali di
democrazia, di libertà,
di giustizia e di
uguaglianza. Sono
orgoglioso di essere
stato un modesto
protagonista di quel
lungo periodo storico
fatto di lotte, di
battaglie per il lavoro,
per riscattare le masse
popolari dalla miseria e
per affermare vieppiù i
principi sanciti dalla
Costituzione
Repubblicana. La
militanza in quel grande
partito riformista che
era il PCI mi ha
forgiato innanzitutto
come uomo e sono
debitore perciò nei
confronti di tutti i
compagni che mi hanno
aiutato e hanno
contribuito in modo
decisivo alla mia
formazione politica. E'
stata una palestra
importante,
un'esperienza esaltante
sul piano politico e
morale.
Per quasi quarant'anni,
ho avuto l'onore di
rappresentarvi nelle
Istituzioni, presso le
quali si esprime la
volontà del popolo
sovrano. Ho agito sempre
nell'interesse dei più
deboli e dei più
bisognevoli di aiuto.
Non ho mai operato
discriminazioni. A chi
si è rivolto a me, non
ho mai chiesto quale
tessera di partito
avesse in tasca. Sia da
Consigliere Comunale e
Provinciale, che da
Vice-Sindaco e Sindaco
non ho percepito alcun
compenso, giacché quelle
poche lire delle
indennità, venivano
mensilmente devolute al
partito.
Nel 1980 fui eletto,
grazie a voi, con
dovizia di consensi,
Consigliere Regionale e
nel 1987 Senatore della
Repubblica. In quegli
anni, ogni mese versavo
al partito una somma
pari al 67% della mia
indennità. Era una legge
non scritta, ma che
valeva per tutti gli
eletti del PCI. Ecco
perché nessun
giornalista si era mai
sognato di parlare di
privilegi e di scrivere
un libro sulla casta. In
quelle Istituzioni ho
sempre portato la vostra
voce e le vostre
istanze. Sono
intervenuto nei
dibattiti su argomenti
che hanno influito non
poco sul corso della
storia del nostro Paese
(impeachment contro
Cossiga, la vicenda di
Andreotti, l'accusa
contro Citaristi, la
guerra del Golfo, la
criminalità organizzata,
la riforma del
bicameralismo perfetto,
la riduzione del numero
dei parlamentari, la
soppressione degli enti
inutili, la riforma del
sistema pensionistico,
le leggi di riforma
della Polizia, dei
Vigili del fuoco e della
Finanza pubblica, la
riforma del pubblico
impiego, le provvidenze
a favore degli
agricoltori e dei
pescatori) assolvendo
cosi a un ruolo
nazionale.
Come ciascuno di voi ha
potuto constatare, da
alcuni mesi la mia
persona è stata fatta
oggetto di un attacco
politico imbevuto di
livore, acredine e
cattiveria. La casa
appartiene da quasi un
quarto di secolo a mia
figlia che regolarmente
paga le imposte (ICI e
IMU) per le seconde
case. L’abitazione è
stata censita A3 non per
scelta di mia figlia,
come si è voluto in modo
malevolo far credere, ma
per decisione del
catasto. L’ente preposto
riterrà in seguito di
attribuire una diversa
classe di rendita? Mia
figlia si atterrà alle
nuove disposizioni, come
si conviene a un
qualsiasi buon
cittadino. Dopo la
nevicata del 2012 mia
figlia ha esercitato
il diritto,
riservato a tutti gli
abruzzesi che avevano
subito danni, di
avanzare la richiesta di
indennizzo allegando la
relativa documentazione
tecnica e fotografica. A
tutt’oggi nemmeno un
euro è stato erogato
dalla Regione!
La vicenda - scriveva
domenica scorsa "Il
Centro" - si è sgonfiata
come una bolla di sapone
dopo l'intervento
dell'Assessore Loris
Vanni, il quale in
Consiglio Comunale ha
fornito tutte le
spiegazioni giuridiche e
tecniche che ne rilevano
l'infondatezza. Per
quanto mi riguarda,
perciò, l'argomento è
chiuso. Certo, sono
amareggiato. Dopo una
vita spesa per tutelare
gli interessi dei
lavoratori, sacrificando
spesso gli affetti
familiari, dopo tante
lotte e tante battaglie
per le quali sono stato
denunciato (adunata
sediziosa, corteo non
autorizzato, vilipendio
al Governo, blocco
stradale) e ho rischiato
più volte il carcere,
non credevo che alla mia
età avrei dovuto
soffrire per un'accusa
priva di ogni
consistenza.
A questo punto,
permettetemi di fare
qualche riflessione ad
alta voce, al fine di
recare il mio modesto
contributo perché la
nostra Città esca da
questo clima politico
rissoso, impertinente e
villano che finisce per
offuscare la sua
immagine e per fare
pagare un prezzo
altissimo a voi
cittadini.
Vedete, se Giulianova
costituisce ancora oggi
un patrimonio politico,
civile e democratico, se
la nostra Città esplica
ancora la sua influenza
su un'area ben più ampia
dei suoi confini e
dell'Abruzzo intero,
tutto ciò non è un
regalo di chicchessia.
Ma è il frutto di una
tenace, travagliata,
sofferta opera alla
quale i politici del
passato hanno dato un
contributo di gran
valore con la loro
intelligenza e le loro
intuizioni, con il loro
impegno di vita e di
pubblici amministratori.
Furono quelli gli anni
in cui operammo scelte
importanti che avrebbero
segnato l'avvenire della
nostra Città della quale
tutti oggi andiamo
orgogliosi. Fu vinta la
battaglia per
l'arretramento
dell'Autostrada A-14. Fu
varato il Piano
Regolatore Generale: uno
strumento urbanistico
che avrebbe garantito
uno sviluppo ordinato e
armonico di Giulianova
con ampi spazi di verde
pubblico attrezzato,
favorendo cosi le
attività turistiche e
tutelando un paesaggio
di grande pregio, unico
in tutta la fascia
costiera adriatica. Fu
promosso di concerto con
il compianto Senatore
Pietro De Dominicis lo
sviluppo e
l’ammodernamento del
Porto. Fu realizzata la
zona 167, che
rappresentò una valido
strumento per far fronte
al problema della casa,
fu attuata la rete del
metano, gestita
direttamente dal Comune,
che consentiva di
praticare la tariffa più
bassa d'Abruzzo e al
tempo stesso di
introitare nel bilancio
comunale centinaia di
milioni all'anno. Fu
tradotta in realtà la
zona artigianale di
Colleranesco. Furono
istituiti i Consigli di
quartiere, validi
strumenti di democrazia
di base per suscitare la
partecipazione di voi
cittadini alla vita
politica e
amministrativa. Furono
aperti gli asili nido e
le scuole materne (primo
esempio in tutta la
Provincia), furono
adottati provvedimenti
inediti a favore degli
anziani (soggiorno
estivo, assistenza
domiciliare,
integrazione della
pensione). Fu istituito
il consultorio
familiare, il primo nel
Mezzogiorno d'Italia,
che salvò la vita a
decine e decine di madri
di famiglia.
Chi ha governato la
nostra Città, voi lo
sapete, ha dato esempio
di efficienza, onestà e
correttezza. Il Comune è
stato sempre una casa di
vetro entro la quale
ciascun cittadino ha
avuto la possibilità di
controllare e di dire la
sua. In 50 anni non c'è
stato un Sindaco, un
Assessore, un
Consigliere Comunale che
abbia dovuto rispondere
di fronte a un giudice
per reati infamanti come
il peculato, la
corruzione, la
concussione. I
Carabinieri, in tutti
questi anni, non hanno
mai dovuto salire le
scale del Comune. Questo
patrimonio politico,
etico e morale non
appartiene a una sola
forza politica, ma a
tutti i partiti che, sia
pure dai banchi
dell’opposizione, hanno
dato un contributo
decisivo allo sviluppo
economico, sociale e
civile di Giulianova. Un
bene prezioso da
custodire gelosamente e
da indicare alla nuove
generazioni perché su di
esso si impegnino a
costruire il loro
domani. Guai a
disperderlo in campagne
senza costrutto, al solo
scopo di "guadagnare"
una qualche visibilità
sulla stampa e sui
mass-media. Lo
scandalismo non paga.
Crea guasti
irreparabili. Genera
l'antipolitica e
allontana sempre più i
cittadini dalle
Istituzioni. Non
dimentichiamoci che
nelle ultime
consultazioni elettorali
anche in Abruzzo
soltanto il 50% dei
cittadini si è recato
alle urne.
Oggi Giulianova, come
del resto l'Italia, vive
una crisi economica di
una gravità inaudita. Le
poche fabbriche rimaste
non ce la fanno a tirare
avanti e licenziano.
Decine e decine di
commercianti ogni giorno
sono costretti a
interrompere la loro
attività, l'artigianato
ristagna. Le famiglie
non arrivano alla fine
del mese, la
disoccupazione ha
raggiunto livelli
insopportabili, i
giovani coniugano la
loro disperazione
andando su e giù per il
corso senza intravvedere
la possibilità di
inserirsi in qualche
modo nella produzione.
Questi sono i problemi
che interessano Voi
cittadini! Questi gli
argomenti sui quali i
politici debbono
cimentarsi. Compiamo
allora tutti insieme uno
sforzo per avanzare
proposte capaci di
alleviare le difficoltà
e di interpretare le
esigenze, i bisogni e le
aspirazioni della gente
comune. E non perdiamoci
in polemiche sterili e
artificiose. L'invito lo
rivolgo a tutti e anche
a me stesso. Non
continuiamo a spararci
addosso a palle
infuocate. Abbandoniamo
la strada dell'odio. La
politica è un'arte
nobile. Purtroppo è
diventata una cosa
sporca. Non contribuiamo
a sporcarla ancora di
più. La democrazia,
quella vera, si alimenta
con la partecipazione
attiva. E' possibile
uscire dal pantano se
chi non la pensa come
noi non è considerato un
nemico, ma soltanto un
avversario con il quale
confrontarsi. Scontrarsi
anche. Ma con il quale è
possibile pervenire ad
una sintesi unitaria per
raggiungere il bene
comune.
Ho voluto scrivervi,
carissimi cittadini,
perché è il vostro
giudizio che più mi
interessa. E' il vostro
sentimento, il vostro
affetto che più mi sta a
cuore. Vi ringrazio per
la pazienza portatami e
vi chiedo scusa se con
queste mie riflessioni
ho richiamato la vostra
attenzione sulla gravità
della situazione, sui
limiti e sui compiti
della politica e vi ho
fatto rivivere i momenti
più significativi della
storia della nostra
Città, della nostra
Giulianova.
Tonino Franchi |