GIULIANOVA, 13.9.2013 -
Il Comune ha fatto
partire la richiesta di
finanziamento,
rispettando i tempi
strettissimi imposti
dalla Regione Abruzzo,
per accedere ai fondi
per la messa in
sicurezza degli edifici
scolastici previsti dal
“decreto del fare”.
“Alcuni, i soliti
professionisti della
polemica, avevano già
preconizzato ritardi e
negligenze da parte
nostra. E sicuramente
avrebbero gioito nel
caso in cui avessimo
perso la lotta contro il
tempo. Invece –
dichiara il sindaco
Francesco Mastromauro
- questi facili
profeti di sventura
ancora una volta sono
stati smentiti perché,
imprimendo una forte
accelerazione
all'attività dei nostri
uffici tecnici, siamo
riusciti ad approntare
il progetto inviandolo
in tempo utile alla
Regione Abruzzo, che a
sua volta dovrà
trasmetterlo, entro il
15 ottobre, al MIUR,
Ministero
dell'Istruzione,
dell'Università e della
Ricerca. Abbiamo scelto
di mettere in sicurezza
la materna ed elementare
“Don Milani” perché in
quel plesso è ospitato
il più alto numero di
allievi presente in
città. L'intervento, che
prevede una spesa
complessiva di
1.596.000 euro, a
totale carico dello
Stato, consentirà di
incrementare del 46% il
coefficiente di
vulnerabilità sismica.
In altre parole
l'edificio sarà in grado
di opporre una forte
resistenza in caso di
eventi tellurici. Nel
caso in cui verranno
accordati i
finanziamenti richiesti,
la Regione ha stabilito
che gli interventi
dovranno essere eseguiti
da febbraio a settembre
2014. Ma per evitare
disagi alle attività
didattiche, la maggior
parte dei lavori verrà
eseguita durante il
periodo estivo, mentre
saranno adottati
opportuni adeguamenti
per la parte dei lavori
da eseguire nel periodo
febbraio-giugno. Resta
da sottolineare il fatto
– prosegue il sindaco -
che la somma prevista
per l'Abruzzo, appena
4 milioni sui 450
complessivamente
previsti per tutt'Italia,
è assolutamente
inadeguata per
soddisfare le esigenze,
numerosissime, della
nostra regione. Non
vorrei che, dopo aver
fronteggiato i tempi
davvero stretti per la
progettazione,
mobilitando energie
umane e professionali,
gli Enti locali,
costretti a gare contro
il tempo nel tentativo
di attingere risorse
divenute oggi più che
mai indispensabili a
causa dei tagli feroci
imposti dal Governo, si
ritrovino con un pugno
di mosche in mano. O a
combattere una sorta di
lotta tra poveri a causa
della esiguità delle
risorse messe a
disposizione” |