GIULIANOVA, 26.9.2013 -
Dal Consigliere del
Gruppo Cittadino
Governante per cambiare
riceviamo e
pubblichiamo:
Negli anni sessanta,
Serafino Colangeli rese
concreto il suo
desiderio di servizio
agli umili attraverso
la fondazione della
Piccola Opera Charitas,
luogo di accoglienza e
ospitalità nel nome
dell’amore cristiano.
Contraria alla cultura
del rifiuto, la Piccola
Opera Charitas è
diventata negli anni un
piccolo “paese nel
paese”, nessuno a
Giulianova e in tutta
la provincia di Teramo
può ignorarne la
importante e
imprescindibile valenza
sociale.
La difficoltà nella
quale viene oggi a
trovarsi e contro la
quale Giulianova tutta
non può non mobilitarsi,
ha origine dal decreto
51 del 5 luglio 2013 del
commissario ad acta
Gianni Chiodi. Il
decreto stabiliva un
taglio orizzontale del
10% su tutte le
prestazioni effettuate
dalle strutture
riabilitative
accreditate. Il taglio è
stato successivamente
fissato nel 5% (decr.
65) ma rimane l’art. 14
del decreto che modifica
il setting assistenziale
e che prevede la
compartecipazione
economica dell’assistito
addirittura con effetto
retroattivo.
La Piccola Opera si
troverebbe così a dover
dimettere i pazienti non
in grado di pagare la
retta e a licenziare
parte dei suoi
operatori.
Contestiamo fortemente
che il risanamento della
Regione Abruzzo debba
passare attraverso i
tagli dell’assistenza ai
più deboli e ai più
bisognosi, tagli sulla
pelle di chi già vive
molto spesso situazioni
esistenziali drammatiche
e complesse. Le persone
non sono numeri e i
politici ricordino
sempre che la politica è
la forma più alta di
carità. |