GIULIANOVA, 15.10.2013 -
Francesco Mastromauro,
Orazio Di Marcello
e Mario Di Pietro,
rispettivamente sindaci
di Giulianova, Mosciano
S. Angelo e Bellante,
insorgono per il
declassamento del Centro
di Salute Mentale di
Giulianova, proposto
nell’atto aziendale 2013
ed attualmente in attesa
di approvazione da parte
della Regione.
Il servizio, per quanto
formalizzato negli atti,
è stato attivato in
realtà da poco più di un
anno ed ha aperto circa
650 cartelle. “Insomma
– dichiarano i tre
sindaci – si sta
offrendo ad almeno 650
pazienti psichiatrici, e
quindi a 650 famiglie,
progetti continuativi di
cura sul territorio, in
raccordo con la rete dei
servizi non sanitari,
volti ad evitare sterili
sequenze di ricoveri
destinate a ripetersi
all’infinito se
intervallate da totali
vuoti assistenziali.
Eppure la ASL di Teramo
sembra non essersi
accorta di quanto una
équipe minima, con
risorse ridotte al
lumicino, sia riuscita a
fare tanto in così breve
tempo. Anzi,
illogicamente si
declassa il servizio
proprio ora che
funziona, rimettendolo
nella stessa posizione
che lo ha condotto a
scomparire nel nulla in
passato, per mancanza di
forze, come se
l’esperienza già fatta
non dicesse niente. Per
di più – affermano
Mastromauro, Di Marcello
e Di Pietro -
mostrando apparentemente
l'intenzione di
potenziare l’assistenza
psichiatrica
territoriale con la
promozione degli
analoghi servizi di
Teramo, Atri e S.Egidio,
la politica aziendale
sembra avvitarsi su se
stessa lungo la
Teramo-mare, come se i
bisogni assistenziali
cambiassero assieme alle
quantità di iodio”.
I tre sindaci non
nascondono dunque il
loro sconcerto. “Si,
siamo sconcertati. Ma
soprattutto – dicono
all'unisono – siamo
preoccupati per gli
utenti, che in questo
modo sono stati beffati
proprio quando
iniziavano a credere in
un servizio efficiente”. |