GIULIANOVA, 9.5.2013 -
Attivati dal sindaco
Francesco Mastromauro,
che ne aveva assunto
l'impegno in occasione
del simposio tenuto dai
radicali al Kursaal lo
scorso 20 aprile, i
primi contatti per
l'istituzione della
Consulta Rom, tesa a
favorire l'integrazione
valorizzando al contempo
la storia, la tradizione
e la cultura del popolo
Romanì.
“Con la sua
istituzione Giulianova,
almeno da quel che mi
risulta, sarebbe la
prima città abruzzese,
ed una delle poche in
Italia, tra le quali
Milano dove è nata nel
giugno 2011, ad avere
una Consulta Rom. Con
questo organismo –
dice il sindaco - si
cercherà di dare
contenuti a reali
politiche di convivenza
in armonia con le
direttive comunitarie
coinvolgendo una
pluralità di soggetti ed
enti, tra i quali la
Caritas diocesana con la
quale l'Amministrazione
comunale ha collaborato
nel 2012, e ancora
quest'anno, con il
progetto “Gli uomini si
liberano insieme”. Non
vanno sottaciuti, però,
come vi siano stati e
continuino ad esserci
problemi sotto il
profilo dell'ordine
pubblico che non da ora
hanno generato un forte
allarme sociale. Ricordo
in proposito –
prosegue Mastromauro -
che nel 1987
l'allora sindaco
Franco Gerardini
decise insieme con la
Giunta di formalizzare
l'attività del Gruppo
Operativo Territoriale
sulla devianza, già
operante dal gennaio
1986, con particolare
attenzione ai Rom posto
che, come si sottolineò
nella delibera
istitutiva, “Giulianova,
per caratteristiche
intrinseche dovute alla
plurigenerazionale
presenza di gruppi
nomadi, si caratterizza
come Comune in cui la
tensione sociale
relativa ai minori
presenta elementi di
preoccupazione”. Proprio
per superare quella
tensione sociale,
ventisei anni fa, con
grande lungimiranza, si
decise di coinvolgere l'AIZO,
l'Associazione Italiana
Zingari Oggi, nonché
Nazzareno Guarnieri,
attuale presidente della
Fondazione Romanì
Italia. Con la Consulta
– conclude il primo
cittadino – è nostri
auspicio conseguire tre
importanti obiettivi:
integrazione mediante
conoscenza e
valorizzazione della
cultura Romanì, dialogo
e, quindi, superamento
delle conflittualità nel
segno del rispetto delle
leggi. Che, ovviamente,
devono valere per
tutti”. |