GIULIANOVA,
7.12.2013 -
Ieri mattina, 6 dicembre, a conclusione del ciclo
delle iniziative
promosse dalla
Commissione Pari
Opportunità del Comune
di Giulianova in
occasione della
“Giornata internazionale
per l’eliminazione della
violenza contro le
donne” del 25 Novembre,
presso l’Aula Magna
dell’I.T.T. “V. Cerulli”
di Giulianova, gli
studenti dell’Istituto
ospite, dell’IPSEdOC “V.
Crocetti”, dell’IPSIA
“R. Pagliaccetti” e del
Liceo Scientifico “M.
Curie” hanno partecipato
ai due incontri
didattici sulla violenza
e sullo stalking tenuti
da Massimo Lattanzi
(foto) e
Tiziana Calzone,
psicologi e
psicoterapeuti del
Centro Presunti Autori
di Violenza e Stalking,
il dipartimento nato nel
2007 in seno
all’Associazione
Italiana di Psicologia e
Criminologia di Roma. I
due relatori hanno
spiegato come nel 90%
dei casi a commettere
“atti perseguitori”
(così definiti nell’art.
612bis introdotto nel
2009 nel Codice Penale)
siano persone ben
inserite nella società,
stimate per la loro
disponibilità e
carineria, quindi non
sospettabili di atti
aggressivi. Esse
concepiscono, però, la
persona amata come il
loro unico mondo e su di
essa focalizzano tutti i
loro pensieri e le loro
azioni, manifestando una
dipendenza affettiva
tale, che al momento di
una separazione o di un
abbandono, ha origine
quello che tecnicamente
è definito craving
(“il non poter fare a
meno di”), ossia l’astinenza.
Non persone malate,
dunque, ma piuttosto
soggetti affetti da
psicopatologia delle
relazioni, le cui
radici, spesso e
volentieri, si innestano
negli ambienti
familiari, condominiali
e lavorativi, dove si
manifestano forme di
stalking/ persecuzione
da cui è difficile
sottrarsi. A tal
proposito le riflessioni
dei ragazzi sono state
stimolate attraverso la
proiezione di un
episodio dei Simpson
sullo stalking e del
cortometraggio “La
ragnatela” girato e
scritto da Massimo
Terranova in
collaborazione con
Massimo Lattanzi. Gli
studenti hanno reagito
positivamente a questi
due incontri,
intervenendo e animando
la discussione con
sensibilità e interesse.
E’ stato spiegato loro
che il rispetto per la
propria e l’altrui
individualità è un
valore importantissimo
per la piena e libera
realizzazione del sé e
della coppia.
Preservare i propri
spazi e le proprie
autonomie, infatti, è il
miglior modo di vivere e
amare se stessi e
l’altro, chiunque
esso sia. Neli rapporti
affettivi, pertanto, il
troppo (i
troppi sms, i
troppi fiori e
regali non graditi, le
troppe
telefonate) è un serio
campanello d’allarme
nella percezione
dell’atto persecutorio e
anche la parola
sempre a volte può
assumere accezioni
ingannevoli e
pericolose. “La
cultura”, quindi,
per citare le parole
della giovane
studentessa Elisabetta,
“è conoscenza e la
prevenzione è la cultura
che fa distinguere il
bene dal male”. |