ROMA, 5.8.2013 -
Dall'On. Gianni Melilla
di Sel
riceviamo e
pubblichiamo
l'interrogazione
parlamentare sul
declassamento del Sert
di Giulianova-Atri:
Interrogazione a
risposta scritta
Al Ministro delle Salute
Per sapere – premesso
che:
La Asl di Teramo ha
previsto nel nuovo atto
aziendale di declassare
il Sert di
Giulianova-Atri (TE) da
Unità operativa
complessa a struttura
semplice. Questo
comporta
la riduzione dei tre
SERT esistenti nella
provincia di Teramo a
uno, con sede a Teramo,
compromettendo così per
gli utenti un livello
essenziale di assistenza
in un campo molto
delicato per la salute
dei cittadini.
Con
la delibera della G.R.
n°2496/C del 2/5/91, la
Regione Abruzzo
prevedeva l'istituzione
di un Sert per ogni
Unità locale
socio-sanitaria, con la
sola eccezione del Sert
di Giulianova, al quale
si attribuiva la
competenza territoriale
non solo della Ulss di
Giulianova, ma anche di
quella di Atri. Tale
eccezione era motivata
da un bacino di utenza
quantitativamente
secondo solo a quello di
Pescara.
Le caratteristiche socio-economiche del territorio di
competenza, sommate ad
una riconosciuta qualità
del Servizio erogato, ha
fatto sì che questo Sert
si caratterizzasse anche
come il secondo per
numerosità di utenti in
carico, diventando "un
polo di eccellenza
regionale."
Il ministero della
Sanità, (Decreto Min. n.
444, art. 6 c.1, tab. 1,
del 30 novembre 1990)
inoltre
stabiliva che i Sert ad
alta utenza sono quelle
strutture che hanno
avuto in un biennio
un'utenza superiore alle
100 unità.
Il Sert. di Giulianova
risponde a questo
requisito, perciò deve
essere considerato ad
alta utenza.
Nel 2002 la Asl di
Teramo stabiliva che in
tali unità operative
complesse fosse
obbligatoria la presenza
di un direttore medico.
Nel 2012 la Regione,
facendo chiarezza sulla
permanenza del Sert
giuliese quale unità
operativa complessa ed
allontanando la minaccia
di declassamento,
ribadiva la necessità di
potenziare le strutture
territoriali, evitando
il sovraffollamento
degli ospedali e
l'incremento della
spesa.
Il Sert di Giulianova-Atri ha avuto in carico, dal 1992 ad
oggi, oltre 4000
soggetti con
problematiche di
uso-abuso o dipendenza
da sostanze o
comportamentali (gioco
d’azzardo, internet).
Insieme a questi 4000
soggetti sono state
coinvolte altrettante
famiglie, formali o
informali. Sono state
offerte risposte
personalizzate e
coerenti con le evidenze
scientifiche e con i
bisogni primari
dell’utenza. L’enorme
gamma di prestazioni
offerte ed erogate, di
tipo
medico-farmacologico,
sociale, riabilitativo e
preventivo, è stata
possibile solo
attraverso la
costruzione di un’ampia
Rete Territoriale: il
Privato sociale, il
Volontariato, gli Enti
Locali, i Servizi
Sociali, la Prefettura,
la Magistratura, le
Istituzioni Scolastiche,
gli Istituti di pena ed
i Servizi ad essi
collegati, il
Dipartimento di
Psichiatria.
Il 26 marzo 2012 il Comitato Permanente per la verifica
dell'erogazione dei LEA
di cui all'intesa
Stato-Regioni ha
individuato gli
indicatori e i
parametri standard per
la determinazione delle
Strutture semplici e
complesse, ospedaliere e
territoriali precisando
per l'Abruzzo il numero
complessivo in 601
Strutture Complesse di
cui 427 Ospedaliere e
174 Territoriali. Le
prime risultano in
Abruzzo in ESUBERO
mentre le seconde,
territoriali, sono
vistosamente carenti. Il
Commissario ad acta per
la sanità della Regione
Abruzzo ha recepito la
suddetta scelta
trasmettendole alle ASL
per le determinazioni
conseguenti. E dunque
risulta del tutto
immotivata la
eliminizione del SERT di
Giulianova, che opera
nel territorio.
Risulta evidente come la bozza dell'atto aziendale delle Asl
di Teramo metta a
rischio il Livello
essenziale di Assistenza
attualmente assicurato a
circa 1.000 pazienti,
dato che, con il
declassamento, non vi
sarebbero più le
condizioni per poter
fare fronte ad un numero
così elevato di
richieste.
-:
quali misure intenda
adottare per continuare
a garantire i LEA
scongiurando il
declassamento del Sert
di Giulianova-Atri da
Struttura Complessa a
Struttura Semplice
sottoposta alla diretta
gestione del Sert di
Teramo.
Roma, agosto 2013
Gianni Melilla
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