GIULIANOVA,
20.2.2014
-
Ha corso sempre a cento
allora sul circuito della sua vita, lui che è
stato per decenni cantore inimitabile dei
campioni e dei bolidi del suo amato
automobilismo. Lino Manocchia è pronto a
tagliare un altro importante traguardo,
apprestandosi oggi a compiere il 93° giro di
pista della sua corsa con lo stesso entusiasmo,
la stessa energia e voglia di fare che da sempre
hanno caratterizzato la sua avventura umana e
professionale. Il giornalista giuliese,
diventato grande negli Stati Uniti e conosciuto
in tutto il mondo per le sue innumerevoli
interviste ai grandi della terra, non si è mai
risparmiato facendo del giornalismo una ragione
di vita e della sua vita un inno al giornalismo.
Neanche a dirlo, l’ultimo anno per lui è stato
ricchissimo di iniziative, culminate in quello
che egli stesso ha definito «un sogno che
sarebbe rimasto chiuso in un cassetto a New
York», riferendosi alla pubblicazione del suo
libro “Lino e il Microfono”. Un
meraviglioso sogno avveratosi grazie al
fortunato “incontro” con la casa editrice
Artemia. Il noto giornalista Rai, residente
negli States ormai da molti anni, ha conosciuto
la casa editrice di Mosciano Sant’Angelo grazie
ad un libro del giugno 2012, dal titolo
“Conosciamoci e facciamoci conoscere”,
pubblicato ad opera di Alida Scocco Marini
e dedicato ai
personaggi noti e meno noti della provincia di
Teramo, tra i quali l’autrice ha voluto inserire
anche l’illustre giornalista, amatissimo nella
sua Giulianova. È iniziata così un’esperienza,
che anche grazie alla tenacia e all’intuizione
della direttrice editoriale dell’Artemia
edizioni, Maria Teresa Orsini e alle sue
collaboratrici Maria Assunta De Matteis e
Roberta Di Sante, ha portato alla
pubblicazione di “Lino e il Microfono”
e alla realizzazione di un desiderio mai sopito
nella mente dell’autore. Questo libro non è solo
un “manuale” per le future generazioni di
giornalisti, ma molto di più. Una vera e propria
raccolta di avventure, esperienze, ricordi e
soprattutto interviste, che Manocchia riuscì a
realizzare per la Rai e la
“Voice of America”, portando al suo
inseparabile microfono ben cinque Presidenti
degli Stati Uniti, i divi di Hollywood, le star
del nostro cinema e numerosi campioni del mondo
dello sport. La prima presentazione del suo
libro non poteva che essere nella sua
indimenticata Giulianova, lo scorso 24 ottobre,
nell’ambito della diciottesima edizione del
Premio internazionale per la fotografia
cinematografica “Gianni Di Venanzo”,
organizzato dall’associazione Teramo
Nostra. Per l’occasione si sono stretti
intorno a lui, collegato in videoconferenza
dagli Stati Uniti, i tantissimi amici, colleghi
e giovani giornalisti che hanno riconosciuto in
lui la figura di un maestro. Alla serata-evento,
presentata dal critico letterario Simone
Gambacorta e moderata dalla giornalista
Roberta Di Sante, non sono voluti
assolutamente mancare il Presidente
dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo
Stefano Pallotta, il Presidente del
Circolo della stampa Abruzzo e carissimo
amico del fratello di Lino, Franco, Marcello
Martelli, gli amici e i colleghi Walter
De Berardinis e Ludovico Raimondi. De
Berardinis, dopo aver sollecitato le istituzioni
cittadine e regionali per un pubblico
riconoscimento, nella serata di presentazione
del suo libro chiese pubblicamente al Presidente
dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta,
un riconoscimento alla lunga carriera di
Giornalista. Proprio in questi giorni, De
Berardinis ha inviato la lettera ufficiale alla
direzione regionale per l’encomio
all’italo-americano Manocchia. Con Raimondi è
nata una vera empatia grazie alla quale l’autore
non solo collabora attivamente ancora oggi,
pubblicando articoli ed interviste sul
quotidiano online
www.giulianovailbelvedere.it,
ma soprattutto rivela tutta la modestia e
l’umiltà che solo i grandi hanno, rivolgendosi a
Ludovico con un rispettoso “direttò!”. Tra i
presenti, anche il vignettista Vladimiro Di
Stefano che, in occasione della
presentazione, ha curato alcuni originali e
simpatici bozzetti che ritraggono il giornalista
intento nelle sue innumerevoli interviste. Non
va dimenticato poi il Presidente
dell’associazione Teramo Nostra Piero
Chiarini che, nell’ambito del Premio “Di
Venanzo” ha voluto insignire l’autore con un
prestigioso riconoscimento alla carriera,
ritirato per lui dall’amico fraterno del
giornalista, Giovanni Gasbarrini,
illustre professore di fama mondiale nel campo
della medicina. E non è l’unico premio che
l’infaticabile Lino Manocchia ha ricevuto nel
corso dell’ultimo anno. Infatti, già nel mese di
agosto, nell’ambito del Premio culturale “Crisostomo”,
svoltosi a Pescocostanzo in provincia
dell’Aquila, gli è stato conferito un importante
riconoscimento dal Presidente
dell’Accademia culturale internazionale San
Giovanni Crisostomo Giuseppe Del Zoppo.
Lo stesso presidente Del Zoppo, successivamente
all’uscita di “Lino e il Microfono”,
ha organizzato, il 14 dicembre scorso, una
presentazione nel capoluogo abruzzese, che ha
visto il giornalista, intervenuto di nuovo in
videoconferenza, assoluto protagonista di una
serata a lui interamente dedicata. Ciò che noi
amici e colleghi ammiriamo maggiormente di Lino
e che si rivela a tutti sfogliando le pagine del
suo libro, è la grande professionalità ed
umiltà, doti esemplari di un uomo che, seppur
arrivato all’apice della carriera giornalistica,
non si pone mai con superiorità o arroganza, ma
si fa conoscere e benvolere per la sua naturale
simpatia ed ironia. Il tutto farcito
dall’immensa passione che, ancora oggi, alla
veneranda età di 93 anni, lo porta a collaborare
con quotidiani e riviste italiani e
statunitensi. Oggi, in occasione del suo
compleanno, noi tutti lo vogliamo ringraziare
per i numerosi insegnamenti che ci ha dato e che
continua a darci, augurandogli di scrivere
ancora pagine importanti e indelebili, e di
vivere pienamente e serenamente tutti i giorni
della sua vita di diversamente giovane. |