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Festa della Madonna dello Splendore: Arcigay contro Povia

 

GIULIANOVA, 29.3.2014 - Dopo la notizia, recentemente pervenuta, in merito al cantante che salirà sul palco il 22 aprile in occasione della festa della SS. Madonna dello Splendore di Giulianova, Arcigay Teramo manifesta una dura presa di posizione contro la partecipazione di Giuseppe Povia.

Caterina Diani, presidente dell’Arcigay Teramo chiarisce: « I contenuti di alcuni brani di quest'artista contrastano profondamente con i nostri principi ma soprattutto con quelli espressi dalla stessa religione cattolica, dunque la domanda sorge spontanea, come è potuta avvenire una scelta simile? Sulla base di quali criteri, il Comitato Festa ha selezionato l’artista? Siamo tutti ben informati della fama di intolleranza, e se vogliamo fanatismo, che accompagna Povia. Ricordiamo il brano “Luca era gay” dove canta una presunta “remissione dall’omosessualità”, rimandando alle inconsistenti “terapie riparative” di Joseph Nicolosi che mirano a cambiare l’identità sessuale di gay “redenti”, terapie tra l’altro espressamente condannate non solo dall’APA, l’esponente associazione di psicologi americani che nel 1973 depennò l’omosessualità dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali ma anche da ex leader di Exodus, uno dei più grandi movimenti religiosi che propaganda la salvezza per gli omosessuali grazie alla fede, i quali chiesero pubblicamente scusa per la solitudine, la vergogna e la paura che hanno generato nelle persone omosessuali attraverso i loro messaggi. Messaggi, a nostro parere, in netto contrasto con lo spirito di amore e fratellanza che dovrebbe essere alla base di una festa religiosa».

Non solo dunque messaggi omofobi, ma anche xenofobi, come riportano Stefania Persiani e Martina Campani attiviste per i diritti umani: «Siamo rimaste sconcertate nel venire a conoscenza che "un artista" (del tutto opinabile) come Povia, che canta storie di questo genere sia ospite di una festa religiosa che dovrebbe invece esprimere rispetto, comprensione ed uguaglianza per tutti gli esseri umani. Che dire poi del suo ultimo singolo "Siamo Italiani", in cui esplicita posizioni xenofobe decisamente simili a quelle di casa pound? Senza contare le recenti critiche su twitter al ministro Cécile Kyenge perchè, sostiene il cantante, si prenderebbe più a cuore i problemi degli extracomunitari piuttosto che di quelli degli italiani “L'Italia va gestita dagli italiani. Di questo passo, il nostro Paese potrebbe un giorno finire in mano ai cinesi” giustificandosi dalle accuse di razzismo dichiarando di avere uno spirito “nazionalista e non razzista”. Povia, del tutto una scelta sbagliata».

Conclude il presidente di Arcigay Teramo: «Quando ignoriamo messaggi di intolleranza, seppur velati, diventiamo complici delle prepotenze che originano. Rinnoviamo pertanto l’invito al Comitato Festa di Giulianova di adottare maggior senso critico nella scelta degli artisti, avendo consapevolezza della responsabilità morale e sociale anche dei messaggi che i propri ospiti lanciano dal loro palco.» Afferma così, Arcigay Teramo, un chiaro e deciso NO a Povia, all’omofobia, al razzismo e a qualsiasi altra forma di discriminazione.

 

 

 

 

 

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