GIULIANOVA,
13.5.2014 -Adesso
che la bandiera blu è
irrimediabilmente
perduta, e ci auguriamo
solo per quest'anno,
amministrazione e
opposizioni scoprono,
con colpevolissimo
ritardo, la priorità
assoluta di preservare
il territorio.
Quando le avvisaglie di quanto accaduto oggi già
si manifestavano chiaramente, a tutela di quel
patrimonio insostituibile che per Giulianova
rappresentano le acque marine si alzava infatti
solo la voce de “Il Cittadino Governante”. Sulla
necessità di azioni costanti ed incisive per
garantire la qualità dei fiumi e
conseguentemente quella del nostro mare, avemmo
modo di avanzare una proposta preventiva già
nell'ormai lontano 2007, sotto forma di
osservazione al Piano Demaniale Marittimo. Con
la consueta miopia, una maggioranza della quale,
ricordiamo, facevano parte sia Francesco
Mastromauro che Laura Ciafardoni la bocciò, e
nessuno, all'epoca, ebbe la sensibilità o il
coraggio politico di abbracciare e sostenere
quelle posizioni.
Lo stesso accadde sette anni dopo, nel 2014,
quando la medesima osservazione venne prima
esclusa, scorrettamente, dal dibattimento sulla
variante al Piano Demaniale Marittimo e
successivamente bocciata, allorché il nostro
capogruppo la ripropose come emendamento. In
quelle poche righe, che riportiamo di seguito,
era contenuta la definizione di quelle azioni di
tutela e salvaguardia sulle quali oggi in molti
tentano di piantare, senza alcun titolo, la loro
bandiera.
Art. 4 –
PROTEZIONE DELLE AREE DEMANIALI •
Dopo il primo comma aggiungere il nuovo comma:
“Al fine di permettere la piena balneabilità del
mare e di garantire l’acqua marina pulita e non
inquinata, il Comune eserciterà costantemente
un’azione tesa a:
1) a far funzionare perfettamente i propri
depuratori e a far eliminare ogni sversamento
nelle acque del proprio territorio.
2) a profondere il massimo impegno in ambito
provinciale e regionale, in sinergia con gli
altri Comuni locali interessati, per raggiungere
e mantenere l’obiettivo della pulizia e del
disinquinamento dei fiumi Salinello e Tordino.
e successivamente aggiungere questo ulteriore
comma: “Il Comune provvederà, di concerto con
gli enti sovracomunali, a mettere in atto
un’azione di rinaturalizzazione delle porzioni
di spiaggia a ridosso degli argini dei fiumi
Salinello e Tordino”.
Lo ripetiamo: quando tutto questo accadeva degli
odierni difensori del territorio non c'era
traccia, e, come troppo spesso accaduto in tutti
questi anni, ci ritrovammo a combattere da
soli una battaglia di civiltà ambientale che
altri scoprono, neanche a dirlo, solo alla
vigilia dell'appuntamento elettorale.
Ma gli elettori, siamo convinti, sapranno
tenerne conto.
Franco Arboretti
candidato sindaco |