GIULIANOVA,
17.1.2014
-
Alla fatidica data del 24 gennaio, i cittadini
di Giulianova non saranno tra i quasi 400 mila
abruzzesi, residenti in 83 Comuni della regione,
obbligati a pagare la mini-Imu.
“Mini-Imu?
No grazie”. Esordisce così il sindaco
Francesco Mastromauro ricordando che il
Comune di Giulianova non ha alzato l'aliquota
IMU 2013 per la prima casa oltre la soglia base
stabilita dalla legge e, pertanto, i giuliesi
proprietari di prime abitazioni non saranno
tenuti a versare la quota, pari al 40%,
dell'imposta, come invece dovranno fare i
residenti nei Comuni che hanno alzato l'aliquota
base oltre lo 0,4% e per i quali il Governo non
ha garantito la copertura.
“La
scelta di aver lasciato l’aliquota Imu 2013 per
la prima casa allo 0,4%,
- afferma il sindaco -
si è dimostrata non solo equa ma anche
lungimirante perché così abbiamo
evitato che i cittadini di Giulianova,
diversamente da quelli di altre località,
complessivamente 18 nella nostra provincia
compresa Teramo, subissero questo ennesimo
balzello, che alle famiglie comporterà un'uscita
di circa 50 euro. Riteniamo infatti che la prima
casa, frutto di sacrifici e risparmi costati
sudore, sia un diritto intangibile. Eppure, in
questo strano Paese che è l'Italia”,
prosegue il primo cittadino,
“quei Comuni che
hanno aumentato
l’aliquota oltre la base dello 0,4% riceveranno
dallo Stato un cofinanziamento che coprirà il
60% della maggiorazione. Ne consegue, e
l’assurdità è proprio questa, che alla fine
verranno penalizzati proprio i Comuni che hanno
invece tenuto ferma l’aliquota base. Ed è un
trattamento
– conclude Mastromauro - che considero
profondamente iniquo perché avvantaggia gli Enti
che aumentano le imposte penalizzando chi
invece le riduce". |