GIULIANOVA, 10.5.2014
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La
notizia della pubblicazione, su facebook, delle
foto della figlia di una candidata, di appena 6
anni, con in mano un "santino" della mamma, per
quanto non si vedesse il volto della bambina,
presumibilmente scattata all'interno della
scuola elementare frequentata dalla minore, fa
riflettere sul fatto che occorre darsi nei
limiti nella competizione elettorale, limiti
oltre i quali, rispetto delle norme a parte, ci
si debba fermare.
Premesso che le
normative vanno
rispettate, non crediamo
che la candidata in
questione sia tanto
ingenua o sprovveduta da
far fare "propaganda
elettorale" alla propria
figlia, tra l'altro in
una prima elementare,
notoriamente frequentata
da ragazzini non in età
di voto. E' molto
probabile che la bimba
abbia portato di sua
iniziativa quelli che
considera "figurine" con
la foto della mamma,
orgogliosa di mostrale
ai compagni di scuola.
Tra l'altro la foto, non
avendo alcun riferimento
riferibile al luogo in
cui è stata scattata né
(e questo è un bene),
all'identità della
bimba, potrebbe essere
stata scattata in
qualsiasi luogo con un
qualsiasi bambino, e,
anche se non crediamo si
sia giunto a tanto,
chiunque potrebbe
prendere un bimbo in età
scolare, infilargli un
grembiulino, dargli in
mano il santino di un
avversario, e poi
scattare foto da
pubblicare sui social
network gridando allo
scandalo.
Esprimiamo, quindi,
solidarietà alla
candidata coinvolta,
certi della sua buona
fede, augurandoci che
l'attacco portato agli
affetti più cari, quali
sono i figli, non porti
conseguenze emotive
all'interno della sua
famiglia.
Ma, non volendo
sottolineare ancora un
episodio che si commenta
da solo, vogliamo
evidenziare come
l'autore della foto,
presumibilmente scattata
in un edificio
scolastico di
Giulianova, avrebbe
potuto meglio impiegare
il suo tempo
documentando la
situazione di degrado in
cui versano gli edifici
scolastici giuliesi.
Parliamo, ad esempio,
della scuola elementare
"De Amicis", dove,
recentemente, alcuni
articoli di stampa hanno
evidenziato i problemi
al tetto di copertura,
le scale puntellate, gli
accessi chiusi a causa
del guano di piccione
che si accumula sui
pavimenti; oppure della
scuola dell'infanzia di
Bivio Bellocchio, priva
di un ascensore che
colleghi i due piani
dell'edificio, con
giochi esterni non a
norma, finestre non
conformi alle norme di
sicurezza, intonaci
scrostati, muffa nei
bagni, ecc.
Avremmo preferito un
reportage di denuncia
delle condizioni delle
attrezzature
scolastiche, delle vie
di accesso alle scuole,
del sistema di trasporto
degli alunni, una
denuncia forte del
degrado in cui sono
costretti a studiare e
giocare i nostri figli,
dei parchi urbani con i
giochi trascurati e a
volte pericolosi, delle
pavimentazioni
antitrauma inesistenti,
della vicinanza ad
edifici contenenti
amianto.
Invece ci ritroviamo con
una bambina che mostra
orgogliosa, a qualcuno
che evidentemente gli ha
chiesto di mettersi in
posa, una foto della
mamma… una bambina di
sei anni, che ha già
avuto modo di constatare
come la politica,
spesso, non è a servizio
del cittadino, ma è
funzionale a polemiche
senza senso e senza
utilità.
Speriamo che questo sia
un momento di
riflessione per tutti,
che i toni si abbassino,
che i dibattiti si
concentrino su
programmi, proposte e
soluzioni per la nostra
città. Tutto il resto
crediamo sia inutile,
anzi dannoso.
Associazione Gente in
Comune
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