GIULIANOVA, 4.4.2014
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Nel
leggere l'ordine del giorno del prossimo
Consiglio Comunale questa Associazione ha
appreso che l'amministrazione si appresta ad
adottare una variante specifica al P.R.G.,
inerente un'area in via XXIV Maggio,
presumibilmente tesa a realizzare nuovi volumi
edificatori, e a monetizzare, in vista di una
futura vendita, un'area di parcheggio pubblico
in via Amalfi.
Prescindendo, in questa
sede, dal giudizio
sull'opportunità o meno
di una variante ad un
P.R.G. approvato solo da
un paio di anni, non
conoscendo la natura e
l'entità
dell'intervento, e sulla
necessità di eliminare
aree destinate a
standard urbanistici, in
particolar modo
parcheggi, in un
contesto urbano dove,
soprattutto d'estate, la
carenza di posti auto
pubblici è nota,
l'associazione deve
stigmatizzare come tali
scelte vengano portate
all'esame di uno degli
ultimi, se non l'ultimo,
Consiglio Comunale prima
delle prossime elezioni,
senza che la
cittadinanza sia stata
minimamente coinvolta
nelle scelte che
investono il nostro
territorio.
Il Comune di Giulianova,
che tanto si vanta di
aver iniziato
un'esperienza di
democrazia partecipativa
che, a detta dei
promotori, tutta la
Regione, ed oltre, ci
invidia, disattende
platealmente quanto
previsto dal
"Regolamento per la
partecipazione popolare,
ai sensi dell'art. 7,
D.Lgs 267/2000, e
dell'art. 10 dello
Statuto comunale", che,
all'art. 21, prevede che
i quartieri possano
esprimere pareri su
varianti urbanistiche,
convenzioni
urbanistiche, ecc.
Ma a Giulianova,
purtroppo, la
partecipazione
democratica avanza a due
velocità: rapidissima
quando si tratta di fare
proclami e convegni,
lentissima, se non
immobile, quando si
tratta di dare il
supporto minimo ai
comitati affinché
svolgano, in piena
libertà, la propria
funzione.
Un'ulteriore occasione
persa di coinvolgimento
dei cittadini in scelte
fondamentali per la
città, soprattutto nei
casi in questione che,
pur non conoscendo nei
dettagli, e non potendo
giudicare
nell'opportunità e
nell'utilità, riguardano
un immobile vicinissimo
ad una testimonianza
storica della città
(l'ex confettificio
Orsini), in un contesto
paesaggistico delicato,
e un bene pubblico che,
forse, sarebbe più utile
far rimanere nella
disponibilità di tutti.
Ci aspettiamo che i
"fautori della
democrazia", che tanto
spesso leggiamo sulle
cronache locali, e i
consiglieri tutti,
vogliano riflettere
sull'opportunità della
discussione di un ordine
del giorno su argomenti
che, per la loro
importanza e le
probabili ricadute sul
territorio,
meriterebbero un
maggiore coinvolgimento
dei cittadini e delle
forze sociali della
città.
Associazione Gente in
Comune
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