GIULIANOVA, 17.5.2014
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Torna
anche quest’anno la “Notte dei Musei”,
l’iniziativa promossa dal Consiglio d’Europa nei
47 Paesi aderenti, per la libera fruizione del
patrimonio culturale, in programma nella nottata
tra oggi, sabato 17 maggio, e domenica 18
maggio. Il Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo aderisce aprendo con
ingresso a 1 euro in tutta Italia, dalle 20 alle
24, le porte di numerosi monumenti, musei e aree
archeologiche statali. Grazie all’intesa con
l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani,
inoltre, saranno aperti alle stesse condizioni i
siti culturali civici di molti comuni italiani.
Molti comuni tra i quali, però, manca
Giulianova, che, come accaduto anche in altre
occasioni, perde un'ulteriore possibilità di far
conoscere a residenti e turisti il nostro
patrimonio storico e artistico.
Nonostante
l'amministrazione possa
contare sulle competenze
di un eminente storico,
capo di gabinetto
dell'attuale Sindaco,
questa Giunta non ha
brillato, negli anni,
nella tutela e
valorizzazione del
patrimonio culturale
giuliese.
Lo
scempio compiuto
nell'edificio della
Biblioteca Bindi, dove
gli ambienti
ottocenteschi,
caratterizzati
dall'originaria
pavimentazione, da
rivestimenti murari
tipici, da porte
d'epoca, sono stati
stravolti in nome di una
modernità di cui non si
comprende il senso; la
sovrastante pinacoteca
praticamente
dimenticata; il nuovo
edificio, situato in
un'ala dell'ex ospedale
adiacente il Santuario
della Madonna dello
Splendore, che dovrebbe
ospitare il museo
Crocetti, lasciato
inutilizzato per una
questione di competenze
tra Comune e ASL; la
casa del pittore
Cermignani chiusa da
anni con all'interno le
opere dell'artista (di
proprietà del Comune)
lasciate ammuffire; una
parte del sottobelvedere
chiuso da pareti di
vetro con all'interno
testimonianze del
passato lasciate
all'oblio; il lascito
Cerulli, che doveva
essere destinato a museo
delle tradizioni
contadine, dimenticato
in attesa di tempi
migliori; le aree
archeologiche della
città abbandonate
all'incuria del tempo; i
pochissimi monumenti
scultorei che si
incontrano in città,
trascurati e non
valorizzati; il famoso "Pescatoriello"
del maestro Crocetti, il
cui acquisto era stato
annunciato con enfasi,
ormai dimenticato; e
potremmo continuare per
intere pagine per
sottolineare la totale
noncuranza, da parte di
questa amministrazione,
del patrimonio culturale
della nostra città, sia
esso fisico che
immateriale (per non
dilungarci non parleremo
di stagione teatrale
ormai morta e sepolta,
di mancanza di eventi
culturali di rilievo, di
disinteresse per le
tante associazioni che
operano nel campo della
cultura). Eppure, per
una città come
Giulianova, la cultura,
oltre ad essere un
indispensabile elemento
per la crescita
intellettuale e morale
dei cittadini, potrebbe
essere un formidabile
strumento di promozione
turistica. Ma è tempo di
campagna elettorale, ed
è più importante
lanciarsi in facili
promesse piuttosto che
occuparsi di un
quotidiano che assume
sempre più i contorni
del dramma. Intanto, sui
musei giuliesi chiusi,
le tenebre della notte
sono già calate, da
troppo tempo.
Associazione Gente in
Comune
www.genteincomune.org |