GIULIANOVA, 3.5.2014
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Il
problema degli allagamenti del lido di
Giulianova non è di questo periodo, anche se
l'estremizzarsi delle condizioni meteorologiche
rende più frequenti i fenomeni.
In parte è inevitabile
che città costruite
praticamente al livello
del mare possano avere
problemi nello smaltire
le acque meteoriche, in
quanto le limitate
pendenze delle condotte
di scarico rende
difficile un veloce
deflusso delle stesse.
Ma Giulianova potrebbe
in gran parte mitigare
gli effetti delle piogge
abbondanti, sempre più
frequenti negli ultimi
anni: un'accurata
manutenzione dei tombini
e delle caditoie, spesso
occluse da fogliame e
sporcizia varia; il
ripristino dei tombini
"a dispersione" e, dove
possibile, loro
collegamento ad una rete
di smaltimento acque
piovane; la
riattivazione e
l'implementazione dei
canali di scolo a mare,
costruiti decine di anni
fa, quando
l'insediamento
urbanistico del lido era
limitato a poche case, e
spesso modificati nel
corso del tempo e
probabilmente oggetto di
innesti di scarichi
abusivi (uno studio
effettuato nel 2006 ha
messo in evidenza decine
di situazioni
irregolari; cosa è stato
fatto da allora?); la
permeabilizzazione del
suolo, eliminando, dove
possibile, asfalti e
cementi (ad esempio nei
parcheggi a raso) e
piantando alberi che,
con le loro radici,
permettono all'acqua di
penetrare più
velocemente nel terreno
(scegliendo specie
idonee all'ambiente
urbano, evitando quelle
con radici
superficiali); la
realizzazione di nuovi
canali di raccolta acque
piovane, anche nelle
zone collinari (il
quartiere Villa Pozzoni
si allaga per la
mancanza di poche decine
di metri di un canale di
scolo), evitando, ove
possibile, opere in
cemento, privilegiando
canali in terra, magari
con sponde
rinaturalizzate, che
potrebbero fungere anche
da corridoi ecologici e
parchi urbani; creare
serbatoi di accumulo con
effetto "volano", che
permettano di
controllare i fenomeni
delle cosiddette "bombe
d'acqua", rilasciando
gradualmente le piogge
accumulate senza
intasare la rete di
scarico. Alcuni di
questi interventi
possono essere
realizzati
immediatamente, con poca
spesa e grandi vantaggi
per la città; altri
vanno pianificati e
progettati in attesa di
reperire fondi,
inserendoli in progetti
di ampio respiro che
coinvolgano altri Enti,
come Provincia e
Regione, in modo da
poter intercettare fondi
nazionali, regionali e
comunitari, in modo da
poter mettere in
sicurezza la nostra
città ed evitare che, ad
ogni scroscio di
pioggia, si trasformi in
una laguna.
Associazione Gente in
Comune
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