GIULIANOVA, 19.3.2014
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«Che
fine ha fatto il progetto di recupero dei
rifiuti a mare?»
L'associazione Gente in Comune sollecita il
Comune di Giulianova per l'attuazione del
progetto. «Il
progetto - sottolinea Gente in Comune -
era stato approvato dalla Regione Abruzzo già
nell'estate scorsa. Parliamo della raccolta e
dello smaltimento dei rifiuti in mare,
particolarmente numerosi dopo gli ultimi eventi
alluvionali che non hanno interessato solo le
coste ed i fiumi, ma che hanno interessato anche
i fondali marini, pieni di rifiuti di ogni
genere, che spesso rimangono impigliati nelle
reti da pesca. Della raccolta si era fatto
carico il Cogevo, il consorzio dei vongolari
giuliesi, da sempre attento alla tutela
dell'ambiente marino, all'interno di un più
ampio progetto del Gruppo d’azione costiero (Gac)
presieduto da Vincenzo
Staffilano che nel luglio scorso
scorso ha istituito una consulta dei sindaci
delle sette città della costa teramana per
promuovere lo sviluppo e la salvaguardia della
filiera ittica. Per la raccolta e il riciclaggio
dei rifiuti - prosegue l'associazione - è
stato previsto un investimento di 19.600 euro,
finanziati metà con fondi comunali e metà della
Regione, impegnando i 56 pescherecci della
flotta del COGEVO che, dotati di tre contenitori
da 240 litri per la raccolta differenziata di
plastica, polistirolo e reti abbandonate,
dovrebbero conferire i rifiuti raccolti in mare
su apposite isole ecologiche con contenitori
rigidi da 1.100 litri opportunamente collocate
sul molo del porto giuliese. Il progetto, però
- continua Gente in Comune - a quasi un anno
dalla sua definizione, tarda a partire, e con la
stagione balneare alle porte il problema dei
rifiuti in mare acquista una drammatica
attualità, visto che ogni mareggiata riporta il
pattume sulle spiagge, vanificando, di fatto, il
lavoro di pulitura svolto in questi giorni.
L'associazione evidenzia
anche come, in altri
porti, pescherecci che
hanno riportato a terra
i rifiuti "pescati" in
mare, sono stati
costretti a pagare di
tasca propria i costi
della differenziazione,
vanificando, di fatto,
un utile servizio che i
pescatori svolgono per
la collettività.
L'istituzione di
isole ecologiche nella
zona portuale, inoltre,
si rende anche
necessaria per lo
smaltimento dei rifiuti
tipici dell'attività
peschereccia, o altri
rifiuti che vanno
smaltiti come rifiuti
speciali, e quindi è
indispensabile creare
appositi punti di
raccolta per agevolare
le attività pescherecce,
diportistiche e portuali
in genere. L'economia
della nostra città -
conclude Gente in Comune
- passa anche dalla
veloce attuazione di
azioni meritevoli come
queste, che devono
essere subito attuate e
non rimanere nel limbo
delle buone intenzioni».
Associazione Gente in
Comune Giulianova.
Presidente Nino Bertoni
www.genteincomune.org |