GIULIANOVA,
19.9.2014
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Il sindaco Francesco
Mastromauro e il
vice Nausicaa Cameli
prendono posizione
contro l'introduzione,
stabilita nel decreto
regionale 92/2014, della
quota di
compartecipazione, a
carico dell'utente o del
Comune di residenza, per
le prestazioni
riabilitative ex art. 26
l. 833/78.
“A
partire dal 1 ottobre, come stabilisce il
decreto, le famiglie dei disabili, assistiti sia
in regime residenziale che semiresidenziale,
dovrebbero quindi versare una quota pari al 30%,
della retta totale per le prestazioni
riabilitative. Si tratta di un elevato carico
nei confronti di famiglie già in difficoltà, e
che in questo modo avrebbero una ulteriore
mazzata. Ma ci chiediamo anche e soprattutto
– proseguono Mastromauro e Cameli - quale
sarà il destino di quei disabili che non hanno
una famiglia. Il decreto prevede che qualora i
familiari dei disabili non possano pagare, sarà
il Comune di residenza a doversi fare carico. Ma
è noto che i Comuni, tutti, finanziariamente
sono in grosse difficoltà. Difficile, se non
impossibile, fronteggiare anche questi
pesantissimi oneri. Nel nostro caso, il Comune
di Giulianova dovrebbe accollarsi le spese per i
disabili in regime di residenzialità e di
semiresidenzialità attualmente seguiti dalla
Piccola Opera Charitas (foto),
dal Centro iperbarico di S. Atto e dell'ANFFAS.
A volere dare qualche cifra per rendersi conto
degli oneri a carico del Comune, si consideri
che soltanto per i dieci pazienti privi di
famiglie, in regime residenziale presso la
Piccola Opera, dovremmo impegnare 240.000
euro all'anno. E tutto ciò dal 1 ottobre,
cioè tra poco più di una decina di giorni. A
questo punto – concludono il sindaco e il
vice - chiediamo con forza di rivedere
criteri e tempi di questo decreto, venendo
incontro alle esigenze delle famiglie ma anche
dei Comuni che non riuscirebbero a far fronte a
queste nuove e imponenti spese”. |