GIULIANOVA,
2.10.2014 -
Questa mattina, su segnalazione di alcuni
cittadini, il WWF ha effettuato un sopralluogo
alla foce del Fiume Tordino dove si stanno
svolgendo i lavori di “ripulitura” degli argini.
Questi
lavori di “ripulitura” consistono nella
distruzione con ruspe di tutta la vegetazione
presente alla foce e lungo gli argini del Fiume.
Tali interventi vengono ripetuti frequentemente
con la motivazione del rischio legato ad
eventuali piene che potrebbero portare materiale
verso la foce ostruendola e creando così il
rischio di esondazioni.
Il taglio a raso della vegetazione lungo gli
argini in realtà comporta due ordini di problemi
che poi si ripercuotono pesantemente sia
sull’ecosistema fluviale che sul tratto di
litorale interessato: il fiume, senza
vegetazione, perde la sua capacità
autodepurativa, e, in caso di piena, la velocità
delle acque aumenta determinando erosione e
trasporto materiale verso il mare. Il tutto
senza considerare il danno all’avifauna presente
sull’area – garzette, aironi, ecc. – che vedono
distrutto il loro habitat nel giro di poche ore.
La manutezione dei corsi d’acqua è sicuramente
una pratica da effettuare, ma va portata avanti
in maniera molto più attenta ed oculata.
Nel caso
specifico del taglio che si sta realizzando in
queste ore, il WWF si chiede anche che fine
stanno facendo i rifiuti (pneumatici, buste e
bottiglie di plastica, contenitori di vetro,
ecc.) presenti da molto tempo alla foce del
Tordino trasportati dal fiume o dalle
mareggiate. La discarica localizzata lungo il
Tordino in località Coste Lanciano, infatti,
continuamente perde materiale che viene poi
trasportato verso la foce e quindi verso la
costa.
Lo spostamento di terra lungo gli argini ed alla
foce, se non fosse stato preceduto da
un’accurata bonifica dell’area interessata,
comporterà l’interramento di rifiuti che, alla
prima piena, verranno di nuovo messi in
movimento.
Il WWF
torna a chiedere, per l’ennesima volta, un piano
complessivo per la gestione del Fiume Tordino
che consenta di tutelare l’ecosistema fluviale e
metta in sicurezza le aree attraversate dal
corso d’acqua. Procedere per spot come si sta
facendo da anni rappresenta solo un danno per
l’ambiente e per le tasche dei contribuenti.
Il WWF ha
effettuato anche una segnalazione al Corpo
Forestale dello Stato.
WWF
Teramo
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