GIULIANOVA,
8.4.2015 -
Dal Consigliere Comunale
di “Linea Retta”Fabrizio Retko
riceviamo e
pubblichiamo:
La Giunta comunale, con delibera
n. 45 del 23.3.2015, formulava “offerta
reale” di pagamento della somma di euro
4.196.186,40 a favore degli Eredi Franchi, a
fronte del risarcimento connesso all’illegittima
occupazione del c.d. “Parco Franchi”. Chiedeva
venisse notificata tale offerta e qualcuno,
meglio a conoscenza delle norme che regolano la
materia, la distoglieva dall’intento, nella
consapevolezza che l’”offerta reale”
consiste nell’offrire qualcosa di concreto
(reale deriva dal latino “res”, ossia una
cosa, un qualcosa di oggettivo, tangibile).
La Giunta, invece, offriva solo
chiacchiere.
Con successiva delibera n. 46 del
24.3.2015, la Giunta revocava la delibera n. 45,
infantilmente giustificandosi con il fatto che,
nel provvedimento, non sarebbe stata inserita “una
dicitura ad hoc relativa alla diffusione o alla
non diffusione delle deliberazioni nel rispetto
del D. Lgs n. 196/2003”.
Una bugia, l’ennesima, aggravata dalla volontà e
coscienza di esser bugiardi! La dicitura v’è,
sia nella delibera n. 45, sia in quella
successiva n. 47 del 24.3.2015, con la quale la
Giunta formulava “offerta di pagamento”
(non più “offerta reale”) della somma a debito,
spalmandola in 10 anni ed “imponendo” agli Eredi
Franchi di accettare la proposta; àncorava tale
diffida ad una giurisprudenza della Corte di
cassazione resa nel pleistocene, ossia il
16.5.1957 (!).
La vicenda continua.
Con successiva delibera n. 53 del 26.3.2015, la
Giunta conferiva incarico all’Avvocatura civica
affinchè si opponesse all’atto di precetto
notificato dagli Eredi Franchi il 18.3.2015.
Opposizione a che? L’atto di precetto è atto
stragiudiziale, lo si oppone sol se si contesta
il diritto della parte istante a porre in essere
l’azione esecutiva. La sentenza della Corte
d’appello di L’Aquila è titolo esecutivo
intangibile, ossia non più modificabile; per
paralizzare l’azione esecutiva sarebbe stato
opportuno proporre ricorso in Cassazione avverso
la sentenza della Corte d’appello del luglio
2014, ma ciò non è stato fatto (le ragioni
chiedetele alla Giunta).
Nel recente, gli Eredi Franchi (incuranti delle
vane “minacce”) hanno depositato (e notificato
al Comune) un ricorso al Tribunale
Amministrativo Regionale di L’Aquila, con il
quale chiedono venga nominato un “Commissario
ad acta”, ossia una persona che venga a
Giulianova, individui ove sono i soldi da dare a
loro e, successivamente, li dia realmente.
La Julia Servizi par che valga dai 4 ai 5
milioni di euro, pressappoco quanto è il debito
verso gli Eredi Franchi.
Sarà una corsa affannosa: arriverà prima il
“Commissario ad acta” a prendere i soldi
od arriverà prima il Sindaco a vendere la
società?
Fabrizio Retko – Linea Retta
Avv. Olga Liberatore
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