GIULIANOVA,
28.11.2017 -
Davvero
onirica la nota di Fratelli d’Italia-An in
merito alla questione “rottamazione cartelle”.
Facciamo chiarezza.
È di
solare evidenza che i rappresentanti locali di
Fratelli d’Italia-An facciano finta di non
sapere, come in effetti sanno, la differenza tra
accertamento ed ingiunzione. Il Legislatore
tributario con lo scioglimento di Equitalia (DL
193/2016) ha concesso al contribuente la
possibilità di estinguere il proprio debito,
senza sanzioni, nei confronti dello stato.
Debito certificato dalla cartella di
ingiunzione di Equitalia.
La
proposta avanzata da Articolo uno, che non
rivendica alcuna primogenitura bensì auspica una
rapida applicazione della modifica dall’art.33
del regolamento generale delle entrate, riguarda
una dilazione dei pagamenti, massimo 24 rate, a
seguito di attività di accertamento in
modo tale da evitare l’atto di ingiunzione. I
tempi di dilazione proposti derivano da
un’attenta e costante osservazione delle
richieste di rateizzazione effettuate dai
cittadini nel corso del tempo. Peraltro il
Comune di Giulianova sin dal 2014 ha istituito
un fondo di solidarietà, alimentato dal
dimezzamento delle indennità di sindaco,
assessori e presidente del Consiglio comunale,
che oltre a finanziare programmi di promozione
sociale sovvenziona le piccole spese dei meno
abbienti.
Inoltre
si ricorda che da un monitoraggio, effettuato da
una nota testata giornalistica nazionale, su
oltre 60 capoluoghi e grandi città del nostro
Paese solo il 40% degli Enti hanno aderito
all’istituto della rottamazione, molti dei quali
sono stati obbligati a recepire tale norma in
quanto avevano come agente della riscossione
proprio Equitalia. In tali realtà il cittadino
in base al dettame legislativo avrebbe dovuto
pagare il 75% del proprio debito tributario
entro il 2016. Il saldo entro il 30 settembre
2018.
Ed allora
siamo seri il ruolo della politica
è quello di informare i cittadini non quello di
confondere le idee.
Però
dalla fantasiosa nota di una parte della destra
giuliese si comprende con chiarezza la
differenza tra sinistra e destra e cioè tra chi
difende l’equità tra contribuenti e chi
utilizza lo strumento della paura e del sospetto
strumentalizzando, per soli fini
elettoralistici, il venir meno di chissà quale
diritto.
Al di là
della retorica e del populismo dilagante è
indubbio che c’è una evidente sperequazione tra
chi, pur in seria difficoltà sta onorando gli
impegni con puntuali pagamenti e chi, al
contrario, solo ora si accingerebbe con
innegabili vantaggi a regolarizzare la propria
posizione tributaria, venendo meno alla già
ricordata equità contributiva tra cittadini.
Infine,
non entriamo nel merito delle dichiarazioni di
assessori che prima amministrano in giunte di
centro-sinistra e poi aderiscono a schieramenti
politici che perseguono ideali completamente
opposti. Siamo convinti che saranno i cittadini
a censurare tali voli pindarici. |