GIULIANOVA,
6.10.2017 -
La
verifica avviata dall'Ente Porto per rendere
effettiva l'applicazione delle norme sul
rispetto di genere è stata accolta con parziale
soddisfazione dalla presidente della Commissione
Pari Opportunità giuliese Marilena Andreani e
dalla vicesindaco con delega alle Pari
Opportunità Nausicaa Cameli.
«Non
crediamo infatti - dice Andreani - che vi
siano motivi per essere particolarmente contente
in quanto abbiamo dovuto constatare le
resistenze all’ accesso nelle stanze dei
“bottoni” nonostante la legge Golfo/Mosca del
2011 sia molto chiara. Va infatti ricordato che
già il 10 agosto scorso come presidente della
Commissione Pari Opportunità di Giulianova,
sulla scorta delle scelta "monogenere" del CdA,
indirizzai una nota al presidente dell'Ente
Porto chiedendo le ragioni di una scelta che,
nel violare la legge Golfo/Mosca, al contempo
deludeva le aspettative di un territorio, il
nostro, da sempre distintosi nel territorio
provinciale e in quello regionale nella
promozione delle pari opportunità e parità di
genere».
«Certo
- aggiunge la vicesindaco Cameli - questa
decisione dell'Ente Porto è la presa d'atto,
sollecitata dalla CPO, di un'anomalia derivante
dal mancato rispetto di una legge dello Stato.
Quindi una scelta nel solco della legalità.
Tuttavia è mia opinione che la cosa giusta da
fare non sia aumentare un posto riservandolo
alle donne bensì inserirle nel numero già
previsto per la composizione del Cda».
«Adesso
- conclude la presidente Andreani -
attendiamo che l’Ente Porto convochi a breve
l'Assemblea con tutti i legali rappresentanti,
inserendo all’ordine del giorno la modifica allo
Statuto e la nomina della rappresentante di
genere nel CdA. Qualora la modifica allo Statuto
non fosse immediatamente esecutiva, presenteramo
il ricorso alla presidenza del Consiglio dei
Ministri e al Ministero delle Pari Opportunità». |