GIULIANOVA,
5.1.2017 -
L’augurio di
buon anno da parte dei dipendenti della
cooperativa L’Agorà, vincitrice di una gara
d’appalto per i servizi domiciliari ad anziani e
diversamente abili nei comuni di Bellante,
Giulianova e Mosciano S. A., è sincero.
Non importa che le lavoratrici devono
percepire gli stipendi di agosto, settembre,
ottobre, novembre e dicembre 2016 più la 13°
mensilità, l’importante che i dirigenti della
cooperativa siano felici e anche il 2016
chiuderanno il bilancio con un fatturato
importante e un utile altrettanto sostanzioso
come il 2015.
I comuni interessati al servizio, insieme
all’Ambito Sociale Tordino, sono rimasti sordi
alle nostre sollecitazioni, avevamo chiesto la
rescissione del contratto di appalto con la
cooperativa per gravi inadempienze contrattuali,
silenzio assordante.
È possibile che non interessa a nessun
Amministratore le condizioni lavorative di 22
dipendenti?
Si
chiedono con quanti sacrifici, ricordiamo che i
lavoratori a fronte del mancato pagamento delle
mensilità devono anticipare i costi del
carburante, vengono erogati servizi ai cittadini
meno fortunati?
Il compito
di un buon Amministratore, secondo noi, è anche
quello di preoccuparsi di verificare se le
condizioni di lavoro da parte di chi svolge un
servizio ai cittadini per conto dei comuni sono
condizioni rispettose della dignità dei
dipendenti.
Parliamo di
stipendi che non superano le 500 euro mensili è
vergognoso, sia da parte della cooperativa sia
dei comuni interessati, non rispettare né il
contratto di lavoro né il capitolato d’appalto.
La
situazione non è più sostenibile, chiediamo un
intervento risolutivo che salvaguardi i livelli
occupazionali e i servizi all’utenza, in difetto
metteremo in campo tutte le iniziative che si
riterranno opportune per tutelare i diritti dei
lavoratori.
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