GIULIANOVA,
19.6.2017 -
Nella provincia
di Teramo il Decreto Lorenzin prevede 933 posti
letto per acuti e circa 200 posti letto per la
lungodegenza.
La
soluzione più razionale e sostenibile è che essi
siano realizzati all’interno di due ospedali di
primo livello (uno a Teramo e l’altro a
Giulianova).
Ricordiamo che a tal proposito è stato avviato
ufficialmente un confronto tra la Regione e i
Comuni della costa teramana e dell’immediato
entroterra che nei prossimi giorni entrerà nella
fase operativa.
E
comunque quanto meno sin da adesso vanno
rispettate le linee fissate lo scorso anno dalla
Regione col Decreto Commissariale n.79 per il
riordino della rete ospedaliera abruzzese. Nel
suddetto Decreto l’Ospedale di Giulianova è
previsto come ospedale di base e come tale ha
diritto - tra gli altri - ai reparti di
Medicina Interna, Chirurgia Generale e
Ortopedia.
Per
cui si chiede al Direttore generale Fagnano di
revocare le decisioni annunciate per Chirurgia e
Ortopedia di Giulianova.
Insistere sui provvedimenti annunciati
costituirebbe da parte dell’avv. Fagnano una
lesione dei diritti sanciti dalle disposizioni
formalizzate dalla Regione Abruzzo nel luglio
del 2016.
Non
farlo, inoltre, sarebbe irriguardoso nei
confronti del Presidente della Regione D’Alfonso
e di tutti gli Enti Locali coinvolti nel tavolo
di lavoro istituzionale, che sta entrando nel
vivo delle attività.
In
ogni caso sarebbe una illogica e irricevibile
penalizzazione del nosocomio giuliese e di tutta
la collettività che gravita intorno ad esso.
Auspichiamo, quindi, che il buon senso prevalga
nei vertici della Asl di Teramo e che, invece di
operare scelte irrazionali e irresponsabili (ma
come si fa a chiudere Chirurgia e Ortopedia a
Giulianova con la massiccia presenza turistica
estiva sulla costa teramana e con le strade
intasate dal traffico?), si attivino per colmare
quanto prima le carenze del personale e del
parco tecnologico dell’ospedale di Giulianova.
Altrimenti, come abbiamo sempre detto, dalle
proposte (più che ragionevoli) passeremo alle
proteste mobilitando la popolazione giuliese e
non solo.
Il Cittadino
Governante
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