GIULIANOVA,
20.7.2017 -
«Gli
amministratori regionali debbono rispettare i
territori e gli atti adottati. L'efficienza e
l'efficacia dell'offerta sanitaria in provincia
è una priorità. Paolucci, Pepe, Mariani e
Monticelli con le loro affermazioni non hanno
fatto chiarezza sulla questione: i 64 mln di
euro destinati all'ospedale giuliese non possono
e non debbono essere dirottati altrove».
Esordisce così il sindaco
Francesco Mastromauro dopo
l'intervento congiunto degli assessori regionali
Silvio Paolucci e Dino Pepe, del capogruppo PD
in Regione Sandro Mariani e del consigliere
regionale PD Luciano Monticelli.
«Intanto
mi conforta sapere che le riflessioni e il
confronto sulla necessità dell'ospedale costiero
di I livello sono aperti. Dico questo perché lo
scorso aprile proprio l'assessore Paolucci aveva
invece affermato che occorreva puntare su un
unico ospedale in provincia. Dandolo peraltro
come cosa fatta nel concludere il suo intervento
al convegno promosso a Mosciano dall’Anaao-Assomed
Abruzzo. Mi sembra quindi che adesso
– continua Mastromauro - le posizioni siano
cambiate. Ne prendo atto. Aggiungono poi
Paolucci, Pepe, Mariani e Monticelli che la
riclassificazione a DEA di I livello non
coinvolge soltanto il bacino di utenza afferente
al Presidio di Giulianova ma è dirimente per
l’intera programmazione sanitaria della
provincia di Teramo. Lo sappiamo bene e lo
abbiamo sempre sostenuto. Tanto vero che non
casualmente ho parlato di area vasta facendo
riferimento ad un bacino d'utenza che coinvolge
la metà dell'intera popolazione provinciale,
peraltro in crescita demografica nel segmento
litoraneo come si rileva dal
“Bilancio demografico
dell’Abruzzo tra il 2013 ed il 2016” approntato
da Aldo Ronci. Dicono ancora che sulla questione
c'è necessità di un approfondimento serio.
Giustissimo. Ed è proprio quello che stiamo
facendo negli incontri tra il Gruppo di lavoro e
il governatore D'Alfonso. Sarei lieto se
Paolucci e Mariani, benché invitati tuttavia
assenti in occasione dei consigli comunali e
degli incontri istituzionali avutisi a
Giulianova, partecipassero agli incontri in
Regione. E con loro naturalmente Pepe e
Monticelli. Da tutti loro attendiamo quindi un
fattivo contributo».
Il
sindaco poi spiega perché le affermazioni rese
da Paolucci, Pepe, Mariani e Monticelli non
facciano chiarezza in ordine alla questione
della mancata inclusione di Giulianova nel
contratto di programma con il Ministero per la
costruzione di cinque nuovi ospedali.
«Faccio
notare in proposito che l'Ospedale costiero di I
livello è una questione distinta e separata, e
peraltro successiva, rispetto alle risorse
previste per la nuova struttura sanitaria
giuliese nella ormai famosa e spero non
famigerata delibera regionale n. 742 del 15
novembre 2016, che non essendo stata revocata è
ancora pienamente efficace. Una delibera che ha
in sostanza recepito e confermato tutte le
indicazioni avutesi negli ultimi sedici anni e
riguardanti la realizzazione di cinque nuovi
ospedali in Abruzzo compreso quello di
Giulianova, per il quale sono stati previsti
circa 64 milioni di euro. Da non dimenticare poi
gli impegni presi dal governatore D'Alfonso
nell'incontro dello scorso 20 maggio in Comune,
quando quale rassicurato sulla disponibilità
dei fondi per il nuovo ospedale trattandosi solo
di definirne i criteri di realizzazione. E
proprio un paio di giorni fa il presidente della
Regione, facendo seguito alle mie rimostranze, è
tornato sull'argomento dichiarando in una
intervista televisiva, cito testualmente, che
'il sindaco di Giulianova non deve coltivare la
delusione perché stiamo lavorando in un tavolo
frontale per trovare un punto di valorizzazione
del presidio di Giulianova anche arrivando a
concepire nuove specializzazioni. In modo che il
sindaco, che è grande parte, ma soprattutto
Giulianova si possa sentire interessata e
coinvolta da questo piano di aumento dei diritti
della salute'. Ora
credo si comprenda la ragione per cui non mi
pare che l'intervento di Paolucci, Pepe, Mariani
e Monticelli abbia contribuito a fare chiarezza
eliminando i dubbi. Dubbi presenti anche nelle
oltre 4 mila persone, in rapidissimo aumento e
peraltro non solo residenti a Giulianova, che
hanno firmato nei banchetti allestiti per il
potenziamento dell'ospedale giuliese. E tra
quelle firme – conclude il sindaco - c'è
anche la mia. Sia chiaro quindi che i 64 mln di
euro destinati all'ospedale giuliese non possono
e non debbono essere dirottati altrove». |