GIULIANOVA,
3.1.2017 -
Eccoci all’ultima puntata della
telenovela infinita inscenata dai nostri
amministratori sull’ospedale di Giulianova,
quella in cui i protagonisti si strappano le
vesti. L’epilogo dello psicodramma, da noi
ampiamente spoilerato, si terrà nel Consiglio
comunale straordinario convocato dal Sindaco il
prossimo 11 gennaio, per stringersi tutti
insieme nel cordoglio al capezzale dell’ultimo
baluardo di civiltà cittadino. Perché ormai è
chiaro a tutti che il nosocomio giuliese è stato
condannato a morte da una classe dirigente
incapace e avvezza solo al gioco delle tre
carte.
Ora, oltre alle dichiarazioni del direttore
della Asl, Fagnano, che in maniera
inequivocabile parla di chiusura per accentrare
tutte le risorse nel minor tempo nell’ospedale
unico, c'e’ anche la delibera n.1380 del 30
novembre 2016 che si somma a quella regionale.
Le due delibere parlano chiaro: si salva solo
l'ospedale di Sant'Omero ( l'assessore Pepe è
stato evidentemente più bravo a difendere il suo
territorio), mentre la situazione economica non
permette più di mantenere in vita tre presidi (Teramo-Atri-Giulianova),
per cui si va verso la realizzazione
dell'Ospedale unico nella zona di Bellante /
Mosciano, nei pressi dello svincolo
autostradale.
Giulianova diventerà centro di primo soccorso e
di attività ambulatoriali.
Ma il governo regionale che prevede 32
ospedali sui territori, lasciando nel
Teramano solamente 2 presidi, non è
proprio lo stesso governo targato PD che, come
più volte denunciato dal sottoscritto, ha
ridotto la nostra provincia a cenerentola
d’Abruzzo, estrema periferia dell'impero d’alfonsiano?
Il presidente della Provincia non è iscritto
allo stesso Partito Democratico? I consiglieri
regionali del Pd cosa hanno fatto per il loro
territorio?
In
realtà qualcosa hanno fatto: collocare
l'ospedale unico nei pressi dei comuni di
riferimento di alcuni massimi esponenti del Pd (Ruffini
- Di Sabatino), ignorando il progetto del Comune
di Giulianova che, tra le varie possibilità,
prevedeva di realizzare il presidio ospedaliero
proprio a Villa Volpe, nei pressi dello svincolo
autostradale.
Sono
ancora impresse nella memoria di tutti le
immagini delle continue passerelle durante la
campagna elettorale dove l'imperatore (
D'Alfonso ) annunciava l'inizio dei lavori per
un nuovo ospedale nella nostra cittadina sotto
gli occhi luccicanti del nostro Sindaco che non
perdeva occasione per pavoneggiarsi.
Che valore dobbiamo dare da ora in poi alle loro
parole?
Ma torniamo ai fatti di casa nostra: il sindaco
di Giulianova, che ci risulta sempre dello
stesso partito, cosa farà oltre a convocare per
il 5 gennaio un tavolo con tutte le forze
politiche( saremo presenti insieme al capogruppo
Laura Ciafardoni solo per rispetto della
cittadinanza ) che equivale evidentemente a
chiudere la stalla quando tutti i buoi sono
scappati?
Siamo stati i primi a tendere una mano per
cercare una soluzione condivisa, ma ormai siamo
fuori tempo massimo e al Sindaco non resta che
dar seguito a quanto annunciato: riconsegnare la
fascia e dimettersi subito!
In alternativa, come già proposto dal
sottoscritto, si dia corso ad un rimpasto
immediato e si proceda ad allontanare tutti
i componenti del partito che ha decretato la
morte del nostro ospedale! Naturalmente il primo
a lasciare il partito della discordia, per
coerenza, deve essere il Sindaco.
Stavolta non potrà temporeggiare fino alle
Politiche tenendosi buoni tutti e sperando
in un posto di favore nelle liste del PD, anche
perché si troverebbe nell’imbarazzo di dover
spiegare come mai sull’intera costa teramana, a
servizio di migliaia di residenti e turisti, non
c'e' un solo ospedale, mentre a Gissi sì!
L’unica parola giusta che il Sindaco può
scrivere alla fine di questa farsa è:
DIMISSIONI! Non tanto per lui, liberamente
eletto, quanto per i membri del partito del
disfacimento!
Jwan Costantini
Vice Coordinatore Provinciale
Coordinatore Comunale
Forza Italia |