GIULIANOVA,
5.4.2017 -
Il
sindaco Francesco Mastromauro attacca
frontalmente l'assessore regionale alla Sanità
Silvio Paolucci(nella foto)
dopo le sue dichiarazioni riguardanti la volontà
di realizzare un ospedale unico in provincia di
Teramo.
«Bravo,
complimenti - esordisce il sindaco di
Giulianova -. Avevamo davvero bisogno di un
assessore che dopo essersi rimangiato la parola
data, tra l'altro evitando accuratamente di
presenziare, benché invitato con largo anticipo,
al consiglio comunale giuliese del 13 febbraio,
quello relativo all'ospedale di primo livello
sulla costa, ha bellamente deciso per l'ospedale
unico nella provincia di Teramo. E ciò senza
aver nemmeno esaminato la proposta progettuale
del manager della ASL Fagnano, rendendo quindi
carta straccia le istanze della comunità. Vorrei
ricordare infatti all'assessore – prosegue
Mastromauro - che l' 8 marzo scorso si
è tenuta a Giulianova, in Comune, una riunione
da me convocata alla quale hanno preso parte
i primi
cittadini, o loro delegati, delle località
costiere, cioè Martinsicuro, Alba Adriatica e
Roseto degli Abruzzi tranne Pineto e Silvi e il
commissario prefettizio di Tortoreto che hanno
motivato la loro assenza per impellenti impegni
di carattere istituzionale, nonché di Bellante,
Morro d'Oro, Mosciano S. Angelo e Notaresco.
Ebbene in quella riunione i rappresentanti
istituzionali delle località che formano quella
che ho sempre definito un'area vasta, accomunata
da interessi convergenti ad iniziare dal bisogno
di risposte certe ed adeguate sulla qualità dei
servizi sanitari erogati, hanno condiviso il
contenuto nella mozione approvata nel consiglio
comunale giuliese del 13 febbraio scorso, sia
dalla maggioranza che dall'opposizione,
ritenendo quindi che la proposta di un ospedale
di 1° livello sulla costa sia ragionevole ed
opportuna. Non solo. Lo scorso 17 marzo
proprio il manager Fagnano, smentenndo le voci
sulla cancellazione a priori della proposta di
ospedale costiero di 1° livello, aveva
rassicurato sull'elaborazione in corso del
progetto, indubbiamente complesso e da
sottoporre all'attenzione della Regione, per una
struttura appunto di 1° livello da 380 posti.
Quindi mentre i rappresentanti istituzionali di
11 località aprono all'idea di un ospedale
costiero di 1° livello facendosi portavoce di un
bisogno collettivo, e il manager della ASL di
Teramo sta facendo ultimare il relativo
progetto, da sottoporre al vaglio della Giunta
regionale, ecco arrivare l'assessore che, con
somma scorrettezza, decide per l'ospedale unico.
E questo – conclude il
sindaco - dopo aver garantito più volte in
passato, l'ultima volta nel novembre 2016,
che Giulianova avrebbe avuto un nuovo nosocomio
con 173 posti
letto per un costo di 64 milioni di euro. Uno
schiaffo, è il caso di dirlo, a 150.000
abitanti. Ma chi semina vento raccoglierà
tempesta».
«L'assessore, che ha
evitato di essere
presente al consiglio
comunale del 13 febbraio
e senza nemmeno
esaminare la proposta
del manager Fagnano, ha
già deciso per
l'ospedale unico
sostituendosi alla
Giunta regionale e
facendo carta straccia
delle istanze delle
comunità. Ma chi semina
vento raccoglierà
tempesta»
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