GIULIANOVA,
19.12.2017 -
Il
Tribunale civile de L'Aquila con sentenza n. 766
pubblicata lo scorso 18 dicembre ha stabilito
che "le varie concessioni annualmente
rilasciate venivano periodicamente a cessare,
con la conseguenza che, al verificarsi di ogni
singola scadenza, le opere inamovibili al
momento presenti sull'arenile demaniale venivano
ope legis automaticamente incamerate ex art. 49
Codice della Navigazione".
In altri termini il Tribunale aquilano,
accogliendo le ragioni del Comune di Giulianova
rappresentato dall'Avvocatura Civica e
dell'Agenzia del Demanio rappresentata
dall'Avvocatura dello Stato, ha dato torto ad un
titolare di concessione balneare giuliese,
peraltro condannato anche a rifondere le spese
di giudizio, che chiedeva di accertare il
proprio diritto di proprietà nonché di
restituire i canoni demaniali già pagati.
«Ne consegue che in riferimento a questo caso
- dichiara il sindaco Francesco Mastromauro -,
le attività economiche
tipiche degli stabilimenti balneari, quali
ristorazione e bar, vanno annoverate tra quelle
tipicamente commerciali che vengono svolte
durante tutto l'anno e non solo nel periodo
estivo. Per cui non solo i canoni sono
relazionati alle dimensioni e caratteristiche
dello stabilimento, ma, e questo è l'aspetto più
importante, non viene riconosciuto alcun diritto
di proprietà al titolare dello stabilimento. E'
infatti lo Stato a venir riconosciuto come
proprietario sin dal 1983 in quanto per il
Tribunale de L'Aquila alla scadenza della
concessione di area demaniale marittima si
verifica la devoluzione a favore dell'Ente
pubblico, con effetto legale automatico, delle
opere non agevolmente amovibili edificate dal
concessionario. Insomma, l'arenile costituisce
un bene della collettività e quindi tutto ciò
che sull'arenile è un'opera fissa non è di
proprietà privata ma è pubblica, cioè dello
Stato».
«Va
aggiunto che per i giudici aquilani -
dice l'avvocato Michele Del Vecchio
dell'Avvocatura Civica di Giulianova-, allo
scadere del regime transitorio, fissato al 31
dicembre 2020, le concessioni demaniali verranno
aggiudicate al miglior offerente in base ai
principi dettati dalla Comunità Europea:
nell'ordine libertà circolazione, libertà di
stabilimento e libertà iniziativa economica. Si
tratta senza dubbio - conclude l'avvocato
Del Vecchio - di una
sentenza che chiarisce aspetti importanti in una
materia assai delicata». |