GIULIANOVA,
8.8.2019 -
Nel
consiglio comunale con all’ordine del giorno
l’assestamento di bilancio si è appreso che
l’esercizio finanziario del 2018 (gestione
Mastromauro e in parte del Commissario
Prefettizio) presenta un avanzo di
amministrazione di 1.433.000 euro.
L’amministrazione Costantini ha avuto, quindi,
la fortuna di trovare nelle casse comunali un
pingue tesoretto che ha deciso di impiegare,
oltre che per spese dovute e condivisibili quali
la manutenzione scuole e strade e il pagamento
di un debito fuori bilancio, anche per la
riqualificazione di piazza Dalmazia a ciò
destinando la somma di 600.000 euro.
Ovviamente
riteniamo la riqualificazione di piazza Dalmazia
e dintorni (lungomare monumentale, lungomare
Spalato, Via Nazario Sauro, passeggiata verso il
molo nord) un obiettivo programmatico importante
ma – proprio per l’importanza che gli
attribuiamo - dobbiamo dire che l’idea
progettuale presentata dall’amministrazione ci
sembra poco adatta a far compiere un vero salto
di qualità al centro del Lido di Giulianova.
Noi
pensiamo che trattandosi di una area vasta,
centrale e fortemente identitaria c’è bisogno di
un restyling generale dall’alto valore
botanico-paesaggistico e di una profonda
modifica della mobilità nel senso della
sostenibilità (privilegiando pedoni e ciclisti e
limitando il traffico delle auto private) per la
realizzazione di uno spazio urbano molto
vivibile e altamente attrattivo sotto il profilo
turistico. Occorre insomma un progetto
complessivo che, per approdare alla
realizzazione di un’opera pubblica significativa
e proiettata nel futuro, necessita del
contributo di architetti, botanici-paesaggisti,
esperti della mobilità sostenibile, artisti; un
progetto complessivo, appunto, da realizzare poi
a stralci coerenti col progetto generale.
Inoltre, trattandosi di un’opera strategica, è
opportuno coinvolgere anche la popolazione
tramite i Comitati di Quartiere e gli strumenti
di democrazia partecipativa.
Purtroppo
esempi di sperpero di denaro pubblico per opere
pubbliche deludenti li abbiamo già visti (piazza
del Mare e lungomare ovest, piazza Buozzi e
corso Garibaldi) perciò crediamo che prima di
spendere circa un milione di euro (ai 600.000
euro dell’avanzo si aggiungono anche i 400.000
previsti per la messa in sicurezza della pista
ciclabile del lungomare monumentale) occorra
riflettere bene, coinvolgendo esperti e
cittadini.
Intanto,
nel tentativo di evitare scelte affrettate e
conseguenti opere pubbliche fatte male,
dall’opposizione abbiamo dato un nostro
contributo – che vogliamo riproporre - per
l’impiego di quei 600.000 in opere pubbliche
urgenti e di pronta progettazione, quali ad
esempio:
-
Regimazione delle acque di Via Bertolino e
Via Montello (costo 350.000 euro e rinviata
da anni) a protezione dal rischio
allagamento dell’area residenziale di via
Parini (finita sott’acqua con gravi danni
nel 2012 e continuamente a rischio ad ogni
pioggia consistente) per completare dal lato
ovest il collettore di via Parma previsto
nelle opere pubbliche del 2019.
-
Intervento di “colato in opera” (costo
300.000 euro circa) per ripristinare la
piena funzionalità della pista di atletica
leggera che, attualmente, non può ospitare
meeting di livello nazionale (anche in danno
al turismo sportivo) e che risulta rischiosa
per gli atleti.
-
Completamento dei lavori presso il Lascito
Cerulli per inaugurare il Museo della
Civiltà contadina (costo 250.000 euro), così
evitando il rischio di perdere la
prestigiosa villa con annesso giardino.
Infine
suggeriamo di ricomprendere tra i lavori di
manutenzione per strade e marciapiedi come
prioritaria la messa in sicurezza di via Ruetta
Scarafoni nel tratto che va dall’ingresso
posteriore del padiglione ovest dell’ospedale
fino alla Piccola Opera Charitas e al Liceo
Scientifico. |