GIULIANOVA,
29.9.2019 -
PIAZZA DALMAZIA: NON DIVAGATE, IL FORUM LO FATE
TENERE O NO?
AL
SINDACO, ALL’ASSESSORE ALLA PARTECIPAZIONE, AI
CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA
Ritenete che la cittadinanza possa avere diritto
almeno a dire la sua sull’impiego di circa un
milione di euro per un’opera pubblica, in luogo
centrale della città che già visto troppi
sfregi? O la delega alla Partecipazione della
vice-sindaco è di facciata?
È inutile che scantoniate: avete già approvato
in Giunta il 29 agosto scorso la Delibera del
progetto di fattibilità che contiene al suo
interno un’ipotesi progettuale ben precisa (la
alleghiamo).
Noi la riteniamo dannosa per la città. Siamo in
un tempo in cui i temi della sostenibilità si
stanno imponendo sulle agende politiche di tutto
il mondo: è quindi necessario individuare per
piazza Dalmazia, il lungomare monumentale e le
zone limitrofe una soluzione migliore in termini
di pedonalizzazione, mobilità e arredo urbano.
Questo chiede la modernità.
Da qui vogliamo partire per dire la nostra
proposta e per dare voce sul tema alla
cittadinanza, ai comitati di quartiere, a FIAB,
all’Ordine degli Architetti.
Noi del Cittadino Governante, dopo aver notato
la vostra assenza all’iniziativa di Demos e dei
Comitati di Quartiere, abbiamo cercato di
promuovere il Forum, previsto dal Regolamento
sulla Partecipazione Popolare. Per chiederlo
occorrono almeno 4 consiglieri ed è per questo
che ci siamo rivolti agli altri consiglieri di
opposizione: 2 dei 3 hanno condiviso. Nella
vita istituzionale democratica è normale prassi.
Voi invece vi siete rinserrati dietro le mura
del potere, avete paura del pieno dispiegarsi
della democrazia e parlate, vagheggiando,
d’altro: come vi può venire in mente che c’era
l’accordo tra noi e la Lega al ballottaggio? Se
ci fosse stato l’accordo avrebbe vinto Tribuiani,
vista la nostra forza. D’altra parte perché
demonizzate chi, se la candidatura del
centro-destra fosse caduta su Costantini,
sarebbe stato vostro naturale alleato?
Infine stigmatizziamo il comportamento del
Presidente del Consiglio comunale. Ricordiamo
che, come stabilisce “il
Consiglio di Stato (sez. I, parere n.
984/1993), la figura del presidente del
consiglio è stata introdotta nell'ordinamento
dall'art. 1 della l. n. 81/93 al fine di
assicurare, nei comuni con popolazione superiore
a 15.000 abitanti, la separazione delle funzioni
tra l'Ufficio di sindaco e quello di presidente
del consiglio, in coerenza con la nuova forma di
governo, di tipo presidenziale, riconosciuta
agli enti locali dalla citata legge. La
neutralità politica ne caratterizza il ruolo,
tant'è vero che quest'ultimo può essere svolto
da un esponente della maggioranza come da uno
della minoranza, non richiedendosi una
consonanza di intenti politici con gli organi di
governo dell'Ente.”
Il Presidente del Consiglio comunale Vasanella,
invece di tutelare i consiglieri di opposizione
nell’esercizio delle loro funzioni democratiche,
ha sottoscritto insieme al resto della
maggioranza un comunicato politicamente
offensivo.
È grave quello che ha fatto, in precedenza non
si era mai riscontrato in consiglio comunale.
Se dovesse capitare ancora chiederemo le sue
dimissioni in quanto inadatto a svolgere la
funzione di arbitro che tutela i diritti di
tutti i consiglieri. |