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turismo 2023

 

 
Piano Demaniale Marittimo
Cittadino Governante: «Chiediamo più spiagge libere e ben attrezzate dal Comune»
 
GIULIANOVA, 16.9.2023 - Nel Piano demaniale marittimo della Giunta Costantini, su un arenile lungo oltre 4 km, sono previsti solo 21% di fronte e solo il 16% di superficie per le spiagge libere: decisamente insufficienti.

A Giulianova, insomma, le spiagge libere sono appena al minimo di quanto previsto dalla legge regionale che consente però ai comuni costieri abruzzesi di optare per scelte più consistenti.

Le spiagge libere, inoltre, sono le più maltrattate in quanto:

- le più grandi sono ubicate a ridosso dei fiumi sia nord che a sud dove talvolta ci sono problemi per la balneabilità;

- in alcuni casi sono accanto o addirittura sono attraversate da canali a mare;

- spesso sono molto piccole o fruibili solo in parte per la presenza di  altre strutture nelle porzioni più interne dell’arenile;

- infine non ci sono spiagge libere in corrispondenza del lungomare monumentale.

Sarebbe più equo che sul demanio marittimo -  che è di proprietà dello Stato ed è pubblico – ci fossero più possibilità di accedere gratuitamente.

Ciò andrebbe incontro a chi è in difficoltà economica e inoltre darebbe una risposta ai turisti che preferiscono luoghi naturali senza attrezzature. Quindi avere più spiagge libere tutela le fasce sociali più deboli e accresce l’attrattività turistica (tali turisti probabilmente poi spenderanno di più nei negozi, nei ristoranti e negli stessi stabilimenti).

Pertanto riteniamo sia giusto destinare almeno il 30% dell’arenile a spiaggia libera.

Inoltre è bene che le spiagge libere:

siano ubicate in maniera diffusa sull’intero arenile, compreso il tratto antistante il lungomare monumentale dove nella variante non sono affatto presenti;

 siano abbastanza ampie riducendone il numero per facilitarne la tione;

 non siano ubicate nelle zone di minor pregio e meno profonde dell’arenile, come invece accade nella variante;

 Siano un pezzo di natura a completa disposizione di chi ne vuole usufruire e dove si può apprezzare intonso il paesaggio marino naturale;

 siano tenute in ordine dal Comune che deve garantire i servizi essenziali.

Come aumentare le spiagge libere?

Innanzitutto riteniamo che prima di assegnare nuove concessioni debba essere aumentata la percentuale di spiaggia libera. Inoltre ricordiamo che ai fini del recupero di arenile per spiagge libere si può far riferimento al Piano demaniale marittimo regionale e al Codice della Navigazione.

In particolare la legge regionale prevede che in caso di sub ingresso nelle concessioni con fronte superiore a 60 metri il Comune può recuperare per la collettività il 30% del fronte mare della concessione originaria.

Chiediamo: è stato esercitato questo diritto da parte del Comune in occasione dei tanti sub-ingressi avvenuti nelle concessioni originarie del Caprice e del Venere?

Questo è decisivo per portare al 30% le spiagge libere e per offrire ai cittadini e ai turisti la spiaggia libera anche nell’arenile del lungomare monumentale che ne è completamente privo.

 
 
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29 osservazioni di Cittadino Governante alla variante del piano spiaggia "modello Ostia"
 

GIULIANOVA, 4.9.2023 - L’equilibrio ambientale e la bellezza del paesaggio marino (la vista del mare, l’ampiezza dell’arenile, gli scorci panoramici, quel che resta della macchia mediterranea) sono un bene in sé e nel contempo sono le nostre risorse più efficaci per garantire un’economia di qualità nel settore turistico, duraturo nel tempo, capace di attrarre turisti, specialmente ora che altrove si profila la crisi del turismo balneare poco attento agli aspetti naturali e paesaggistici.

 

Riteniamo che la tutela ambientale e paesaggistica dell’arenile e dei lungomari giuliesi sia fondamentale per la nostra città. La Variante al Piano Demaniale Marittimo presentata da Costantini e dalla sua maggioranza invece è l’applicazione anche a Giulianova del famigerato “modello Ostia” (fatto conoscere da tante trasmissioni televisive) che è un modello arretrato, perdente, rapace e poco sostenibile. Tutti ormai lo rifuggono ma qui Costantini, Giorgini e Di Carlo lo spacciano, incredibilmente, come la modernità, il futuro.

 

Ispirano le nostre Osservazioni queste finalità:

 

1) Salvaguardare la preziosa sabbia del nostro bell’arenile e il nostro peculiare paesaggio marino.

 

2) Rendere il mare sempre più pulito e trasparente.

 

3) Tutelare la vista mare dai lungomari e recuperarla ovunque possibile nelle strade che vi sboccano.

 

4) Evitare ulteriore consumo di suolo (arenile) e l’eccessiva antropizzazione della spiaggia (come indica la Soprintendenza nei pareri del 2014 e del 2022).

 

5) Evitare l’installazione di impianti impropri o impattanti sulla sabbia (come indica la Soprintendenza nel parere del 2022).

 

6) Mettere a disposizione una percentuale maggiore di spiagge libere pari al 30% dell’intero arenile, ben distribuite su tutto l’arenile e non troppo frammentate al fine di poterle gestire più facilmente.

 

Abbiamo presentato 29 Osservazioni da discutere ora in Consiglio Comunale con l’intento costruttivo di tutelare sotto il profilo ambientale e paesaggistico una delle porzioni più belle e delicate del nostro territorio e di promuovere un’economia turistica duratura con scelte improntate alla sostenibilità ambientale.

 

Le nostre posizioni sono confortate dai pareri degli Enti sovracomunali:

 

Il Piano del Demanio Marittimo Regionale ha tra i suoi obiettivi all’art. 1: “la tutela ambientale, lo sviluppo ecosostenibile, il rispetto del patrimonio naturale, la salvaguardia delle zone costiere di pregio ambientale naturalistico, l’offerta di strutture e servizi nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale”.

 

La Soprintendenza paventa come conseguenza di questa variante “l’eccessiva antropizzazione che con un effetto cumulo andrebbe ad interferire negativamente con la conservazione dei caratteri paesaggistici preesistenti nella fascia costiera fortemente tutelata”.

 

La Soprintendenza chiede di recepire varie “osservazioni” tese ad evitare gli ampliamenti delle volumetrie e delle superfici pavimentate e la costruzione di piscine e di altri manufatti permanenti.

 

Sempre la Soprintendenza, già nel 2014, in occasione dell’approvazione del PDMC vigente, invitava a “salvaguardare le visuali da e verso il mare sia su tutte le vie ortogonali alla costa, e sia nel Lungomare monumentale con l’adeguamento dei corpi secondari (cabine) degli stabilimenti Caprice e Venere e con l’esclusione dell’uso di tutte le attrezzature parecchio impattanti”.

 

Il Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Abruzzo chiede “da subito misure di adattamento e di contenimento del consumo di suolo” in relazione alle “conseguenze del cambiamento climatico (innalzamento dei mari e rischio morfologico da attività erosiva)”.

 

Le 29 Osservazioni le trovate nei commenti del nostro post alla pagina Facebook (clicca per aprire)

 

Il Cittadino Governante

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