Le presunte
informazioni diffuse da Nos Noi sulle attività svolte
dagli uffici comunali all’interno del sito del
depuratore dismesso via dei Pioppi sono o derivanti da
un’analisi sommaria e superficiale.
Dopo lo sgombero
dell’area, è rimasta inalterata la porzione di immobile
la cui copertura risultava essere costituita da lastre
di eternit. Ciò è inequivocabile poiché è agli atti del
Comune, e a disposizione di tutti, la relazione resa
dalla ditta incaricata di effettuare rimozione e
bonifica, ricca di documentazione fotografica, che
attesta l’integrità della copertura post sgombero, come
da nulla osta alle operazioni rilasciato dalla Asl.
Sulle tanto
fotografate tre lastre di amianto rinvenute nell’ ex
alloggio del custode, che hanno suscitato sdegno e
cortei muti con mascherine, l’Ente aveva avuto dalla
sopracitata ditta l’ assicurazione che le stesse non ne
contenessero.
Ciò nonostante, al fine di placare tanto clamore, si è
deciso di sostenere costi aggiuntivi per effettuare, sui
tre pezzi, apposite analisi. I risultati hanno
confermato quanto già noto agli uffici tecnici, ovvero
l’assenza di amianto.
«Il consigliere
Di Massimantonio – commenta l’assessore Cameli -
avrebbe dovuto sapere che, come effettivamente si è
verificato, gli uffici, smentendo la sua analisi
demagogica dei fatti, avevano già svolto le loro
verifiche, acquisito gli atti necessari e concluso con
la relazione da cui emerge l’assenza di amianto. Il
consigliere evidentemente ignora che gli uffici, specie
quelli tecnici, non devono dare conto sui social o alla
stampa della loro attività.
AREA EX SAIG
Seconda
superficialissima denuncia è quella relativa all’area ex
Saig. La nota è priva di qualsivoglia spessore e collega
un protocollo per la riduzione dell’utilizzo della
plastica con l’illecito abbandono di rifiuti.
L’area ex Saig è
privata. La sua storia, peraltro, è molto complessa . Il
Comune negli anni è più volte intervenuto rimuovendo i
rifiuti presenti sulla strada, che in parte è privata ed
in parte appartiene al demanio regionale. Le immagini
della discarica riprese da un drone sono state
pubblicate da NosNoi quando il sito era già stato
pulito. Il secondo video, pubblicato 24 ore dopo il
primo e in cui il gruppo si attribuisce il merito
dell’intervento, non è pertanto veritiero. Per
superficialità o forse per inesperienza, Di
Massimantonio ignora che nessun ufficio pubblico
potrebbe bonificare un sito nel giro di un giorno.
L’
Amministrazione ha costantemente perseguito l’obiettivo
di obbligare i proprietari a risanare l’area. Finalmente
lo scorso gennaio, in una riunione tenutasi negli uffici
tecnici, la proprietà si è impegnata ad adempiere a
tutti gli obblighi ambientali. Non a caso, ha già
rimosso i rifiuti abbandonati sulla strada e
ripristinato gli sbarramenti per impedire l’accesso. In
settimana sarà effettuata la pulizia dell’area e degli
spazi limitrofi come accade puntualmente da tempo. Dal
17 marzo inizieranno inoltre le attività di
caratterizzazione nel sito industriale dismesso.
«Il consigliere
Di Massimantonio – afferma l’assessore – dovrebbe
pubblicamente condannare non le azioni dell’Ente, ma il
diffuso malcostume di svuotare case, cantine, magazzini,
ricorrendo a ditte che chiedono cifre irrisorie e non
danno garanzia di corretto conferimento dei rifiuti,
specie ingombranti, che molto spesso finiscono
abbandonati in aree periferiche, come appunto quella
dell’ ex Saig».
LE PRECISAZIONI DI
PLATIC FREE.
A Nos Noi, che
aveva tirato in ballo anche la collaborazione con
Plastic Free, replica la stessa associazione.
«Il
riconoscimento Comune Plastic Free – spiega il
direttivo - è dedicato ai comuni che si sono distinti
adottando una serie di misure volte a migliorare il
proprio territorio per il bene dell'ambiente. La nostra
associazione premia i comuni che si danno da fare, non i
territori immacolati. Un Comune Plastic Free non è un
comune dove non c'è una cartaccia in giro, bensì una
città, come Giulianova, che si adopera concretamente per
far comprendere che rilasciare il rifiuto nell'ambiente
è un'azione sbagliata e sensibilizza in tale direzione».
Ufficio di Staff
Comune di Giulianova
Testata
giornalistica iscritta al n° 519 del 22/09/2004 del Registro della
Stampa del tribunale di Teramo