Attilio Di Mattia torna a casa
per aiutare il paese
Montesilvano
(Pe), 5.7.2012 - E’ un piacere salutare
il novello Primo Cittadino della dinamica
Montesilvano, in quel di Pescara. Tempo fa il
“Giornale di Montesilvano, impegnato a dare vita
ad un gemellaggio con la citta’ di Stubenville
(Ohio) del mitico cantante artista Dino Crocetti,
al secolo Dean Martin, cercò di coinvolgere il
Sindaco Lillo Cordoma, troppo “oberato di
lavoro, in tutt’altre faccende affaccendato”. Si
spera questa volta di condurre in porto la
proposta che dovra’ avere l’approvazione del
giovane Sindaco Attilio Di Mattia, 35 anni,
poliglotta, economista internazionale, sposato
con una deliziosa maestra, Maria Aryula (nella
foto insieme). Di Mattia, originario
di Pratola Peligna, (AQ), che ha girato il
mondo, in America ha lavorato per i colossi
della finanza (New York e Philadelfia) quindi ha
sostato a Vienna per poi far ritorno nella sua
citta’ natale, che ama, per la quale ha
rinunciato a tutto, deciso a rianimare le sorti
della zona. Ricco di uno spiccato senso di
umorismo ed ironia, risponde alle nostre
domande.
Di Mattia, che cosa le ha
insegnato l’America?
“Non pensare a quello che il
Paese possa fare per te ma quello che tu puoi
fare per il tuo Paese”, una frase che mi ha
spinto a riflettere molto sul significato di
cittadino e l'importanza di rispondere alla
chiamata della tua città, quando pensi che puoi
essere utile, che ci sono cose che vanno fatte e
tu sei in grado. Ho imparato a non tirarmi
indietro.
Il suo programma prevede il
risanamento del mare, fiume e specialmente il
turismo?
Sì, sarà molto dura ma la
sostenibilità è la chiave per alzare il livello
della qualità di vita di tutti gli abitanti di
Montesilvano. E' la strada giusta. In questo
Comune i sindaci delle Giunte passate hanno
sempre preferito tenere per sé deleghe come
urbanistica, lavori pubblici, perché ritenevano
quelle più importanti. Io ho preferito tenere
per me ambiente e gestioni rifiuti, perché sono
al centro del mio programma.
S’impressiona facilmente?
Solo la violenza, specialmente
quella sui minori, sugli animali, tutti gli
esseri indifesi. Questo mi impressiona.
E’ superstizioso?
"Non è vero ma ci credo”, come
dicono a Napoli, a volte questo è il mio
atteggiamento.
Cosa chiedono i cittadini di
Montesilvano?
Risolvere i problemi della città,
dal tombino che strabocca, alla disoccupazione,
essere assistiti in un momento di difficoltà
come quello che investe tutti in questo periodo.
Sicuramente non essere considerati solo
appartenenti a una statistica.
Il piu’ incorreggibile vizio
degli italiani?
Aspettare che qualcosa cambi
senza agire. Abbassare la testa davanti al
politico per ottenere favori. Non tutti gli
italiani sono così, per fortuna.
E la più’ bella virtu”?
Tutto il resto è virtù: fantasia,
allegria, ingegno, gentilezza, rispetto, amore e
solidarietà.
Le piace essere riconosciuto per
strada?
Devo confessare che i primi
giorni stavo per cedere alle lusinghe, alla
vanità. Mi sono ravveduto subito, prima di
gonfiare l'Ego in modo eccessivo. Mi sono
concentrato sui problemi della città, sul
programma, sull'organizzazione ed è passata la
tentazione. Sono tante le cose da fare.
Che c’e’ in lei di abruzzese?
Sono testardo.
La stampa italiana e’ apolitica?
Ho dubbi sulle grandi testate ma
credo nelle piccole realtà editoriali,
indipendenti.
La disoccupazione e’ riducibile?
Tutto è possibile, bisogna
volerlo e impegnarsi.
E’ femminista?
Credo nel rispetto dei diritti
civili, nella loro difesa e nella loro
conquista. Questo mi è stato insegnato sin da
piccolo.
Cosa nella vita più’ la
incuriosisce?
Vivere e conoscere, superare le
paure.
Ha sempre detto quello che ha
voluto?
Sono sincero ma nel rispetto dei
sentimenti altrui, per me questo è importante.
Cerco di impegnarmi a essere diplomatico,
moderato ma esterno il problema se si presenta.
Cosa più’ la commuove?
I gesti di solidarietà tra le
persone.
Lei e’ uno spiccato saxofonista.
Si esibisce anche sul palcoscenico?
Mi è capitato ma ora non ho
tempo, peccato!
Rifarebbe quello che ha fatto
sino ad oggi?
E' stata dura, ma lo rifarei
perché mi sento più maturo. Sono dispiaciuto
perché non posso dedicare maggior tempo e
attenzione a chi amo, mia moglie, lei sa
comprendere il mio impegno. Sono fortunato.
Il piatto preferito?
Pizza.
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