Pescara,
30.4.2012 -
«I nodi che stanno venendo al pettine
nell’inchiesta in corso sull’ARTA si riferiscono
a precedenti gestioni dell’ente che non sta a me
giudicare. Personalmente ho tutta l’intenzione
di collaborare per favorire l’emergere della
verità e per questo mi sento di rassicurare il
dipendente che presumibilmente è l’autore di uno
degli esposti anonimi citati dagli organi di
informazione nei giorni scorsi: stando alle
notizie di stampa, avrebbe deciso di non esporsi
direttamente per “timore di rappresaglie”, ma
proprio in considerazione della legittima scelta
di restare nell’anonimato non mi spiego perchè
abbia affidato la propria testimonianza ad un
“messo notificatore”, il consigliere Idv Di
Nisio».
Mario Amicone, Direttore generale dell’Agenzia
regionale per la tutela dell’ambiente, rompe il
silenzio sull’indagine che sta interessando
l’ente per fare alcune dovute precisazioni.
Innanzitutto in replica all’accusa di “spreco”
per le spese legali che verrebbe mossa all’ARTA
proprio nell’esposto anonimo consegnato da Di
Nisio alla Procura: «E’ bene sottolineare -
afferma Amicone - che in tutti i giudizi che si
sono svolti sotto la mia direzione l’Agenzia è
sempre parte convenuta, non attore, e come tale
è obbligata a resistere per evitare danni
erariali. Tirare in ballo la presenza di otto
giuristi nell’organico è assolutamente fuori
luogo perchè, come previsto dal relativo bando
di concorso, si tratta di dipendenti laureati in
Giurisprudenza ma non abilitati a difendere l’ARTA
nelle controversie giudiziarie. C’è da dire,
inoltre, che per evitare di ricorrere a
professionisti esterni, all’inizio del 2012 ho
inoltrato alla Regione richiesta di patrocinio
legale da regolarsi con apposita convenzione, ma
non ha avuto positivo riscontro».
Infine, due parole sull’incarico all’avvocato
Pierluigi Tenaglia: «Quando il 19 ottobre scorso
venne approvato con apposita delibera l’Albo
interno dei legali - spiega Amicone - mi sembrò
opportuno affidare all’avvocato Tenaglia le
cause urgenti, con udienza già fissata, in virtù
della sua pregressa esperienza al servizio
dell’Agenzia. Superata la fase di emergenza, si
è proceduto all’assegnazione delle cause tra i
legali in elenco in maniera più eterogenea, come
del resto si evince dall’albo pretorio on line.
Il grosso delle cause seguite finora
dall’avvocato Tenaglia, ossia 10 su 15,
riguardano ricorsi di ex precari, comuni a tutti
gli enti pubblici. I restanti mandati si
riferiscono invece ad appelli di procedimenti
già in corso. Non mi pare ci sia alcun “giallo”
in proposito». |