Pescara,
14.6.2012 - Dal Direttore Generale
dell'Arta, Mario Amicone, riceviamo e
pubblichiamo:
Per evitare un'errata interpretazione della
notizia circolata ieri sulle dimissioni del
Direttore tecnico dell'ARTA, Giovanni Damiani,
che tra l'altro non hanno alcun valore di
ufficialità in quanto ancora al vaglio dei
vertici dell'Agenzia, mi preme fare qualche
precisazione in relazione alla nomina da me
effettuata lo scorso febbraio.
Non esiste alcun collegamento tra il problema
emerso sulle analisi dei fanghi del porto di
Pescara e l'incarico di Direttore tecnico
affidato a Giovanni Damiani: la nomina del
Direttore tecnico dell'ARTA, come quella del
Direttore amministrativo, risponde infatti ad un
preciso obbligo di legge e fino all'insediamento
del nuovo Direttore tecnico è stato il Direttore
dell'Area Tecnica, Luciana Di Croce, a svolgerne
le mansioni in via provvisoria, non potendo
cumulare la funzione gestionale dell'Area
Tecnica con il supporto tecnico-scientifico al
Direttore generale.
La designazione, dunque, non è legata in alcun
modo all'iniziativa della Procura di L'Aquila.
Colgo l'occasione per spiegare anche che il
chiarimento in corso con Giovanni Damiani
riguarda esclusivamente l'interpretazione e
l'applicazione delle norme sul ruolo e le
competenze delle varie figure apicali
dell'Agenzia previste dalla legge regionale 64
del '98 istitutiva dell'ente.
Non ha alcun nesso con l'inchiesta giudiziaria
in atto nè con l'esposto di Armando Foschi in
Procura su porto e vasca di colmata, che si rifà
a vicende del passato |