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  No Italia Petrolizzata: Il caso Abruzzo
  D'Orsogna. Lettera all'UE: «Verificate se Sorgi rispetta la democrazia in Abruzzo»

Los Angeles, Wednesday, April 4, 2012 - Da Maria Rita D'Orsogna riceviamo e pubblichiamo:

Ecco qui la lettera mandata all'UE chiedendo loro di indagare sul modus operandi della Commissione VIA d'Abruzzo, presieduta da Antonio Sorgi.

Quelli della Commissione VIA, con a capo Antonio Sorgi, sono gli stessi che hanno approvato, zitti zitti, a suo tempo il centro oli di Ortona. Tutti ce la siamo presi con Fratino, Del Turco e Caramanico, ma il vero autorizzatore finale e' stata la Commissione VIA del nostro amico Antonio Sorgi.

Questa volta pero' non ci colgono impreparati.

Non e' accettabile secondo me, che Antonio Sorgi e suoi uomini pensino di poter fare il bello ed il cattivo tempo in Abruzzo. E' questa la democrazia e spero che il Segretariato della Convenzione di Aarhus faccia luce su questo pietoso caso.

Abbiamo mandato 200 lettere di opposizione e testi scientifici piu di due anni fa. Si e' espressa contro la Confcommercio, Assoturismo e decine di altre associazioni. Ad ogni tentativo di farci il lavaggio del cervello, i comitati locali, specie il Comitato Gestione Partecipata del Territorio di Bomba, ha mostrato di saperne piu' di tutti i capoccioni della Forest Oil messi assieme. Pure i figli di John Fante hanno detto che e' una follia.

Ci sono stati 19 comuni e l'intera provincia di Chieti a dire no e la Commissione VIA non ha potuto dire una sola parola?

Ma che ci stanno a fare?

Interessante che Sorgi abbia gia' firmato un nulla osta, come direttore degli Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia, ma che invece non abbia potuto dire una parola in qualita' di Presidente della Commissione VIA, guarda caso l'ente a cui tutte le osservazioni di contrarieta' sono giunte e di cui, per legge, deve tenere conto.

Inaccettabile.

 

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In data 3 Aprile 2012 decine di cittadini, rappresentanti del mondo ecclesiale, docenti universitari e associazioni di categoria, ambientali e culturali hanno sottoscritto una lettera indirizzata al Segretariato della Convenzione di Aarhus chiedendo che le procedure ed i metodi della commissione VIA d'Abruzzo, presieduta da Antonio Sorgi, vengano esaminati in dettaglio per assicurare trasparenza e la democraticita' dei processi decisionali in Abruzzo.

Fra i firmatari la Confcommercio, il WWF, Assoturismo, i rappresentanti della diocesi di Lanciano-Ortona e decine di associazioni che da anni lottano contro le trivelle in Abruzzo.

Antonio Sorgi era anche il direttore regionale che firmo' nell'Aprile del 2007, l'autorizzazione a favore del Centro Oli di Ortona.

Cinque anni dopo, il caso sottoposto al Segretariato presieduto dal Prof. Jonass Ebbesson, Preside e Docente di Diritto Ambientale presso l'universita' di Stoccolma, e' centrato sulla proposta raffineria ed estrazione di gas dal giacimento di Bomba.

La proposta formale di trivellare e di costruire una centrale per il trattamento di gas ad alta concentrazione di idrogeno solforato, fu avanzata dalla ditta americana Forest Oil Corporation, guidata in Italia da Giorgio Mazzenga, e da John Klein a

Denver, gia' nel 2009.

I sottoscriventi chiedono al Segretariato della Convenzione di Aarhus di indagare perche' la commissione VIA non si sia pronunciata in merito alla questione, dopo ben due anni dal deposito di oltre 200 osservazioni da parte della comunita', e dopo che ben 19 comuni e l'intera provincia di Chieti si siano espresse in maniera negativa.

Tutto questo alla luce del fatto che la Forest Oil si sia gia' apprestata ad assumere personale dichiarando di avere avuto alcuni permessi autorizzativi gia' nel dicembre 2010, fra cui il nulla osta da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei

Trasporti, e dei Beni e delle Attivita' Culturali.

Soprattutto ai sottoscriventi appare inconciliabile che Antonio Sorgi abbia rilasciato l'autorizzazione a procedere in qualita' di direttore degli Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Valutazioni Ambientali, Energia, ma che invece non abbia potuto esprimersi sul tema in qualita' di Presidente della Commissione VIA, a cui tutte le osservazioni di contrarieta' sono giunte e di cui, per legge, deve tenere conto.

Si chiede altresi al Segretariato della Commissione di Arrhus di indagare sui presunti viaggi effettuati da funzionari della regione, fra cui Domenico Scoccia, per conto della Forest Oil in Olanda e di verificare che non vi siano conflitti di interesse.

Al Segretariato si denuncia altresi che in questi anni e' stato difficilissimo comunicare con la Commissione VIA, essere da loro informati tempestivamente, reperire materiale online ed avere indirizzi email funzionali e soprattutto avere la certezza che l'opinione popolare sia democraticamente rispettata.

Infine, visto che la stessa Commissione VIA dovra' pronunciarsi su questioni simili, come l'autorizzazione di trivellazioni nella riserva del Borsacchio secondo la concessione Mazzarosa da parte della MOG, si chiede al Segretariato di accertarsi che vi siano responsi in tempi ragionevoli, che la volonta' popolare sia rispettata e che le nostre voci siano ascoltate, come obbligano le leggi Italiane ed Europee.

Chiediamo che a prevalere sia il bene comune e non gli interessi di pochi.

 

 

Maria R D'Orsogna, PhD

Associate Professor

Department of Mathematics

Institute for Sustainability

California State University at Northridge

18111 Nordhoff Ave.

Los Angeles, CA 91330

www.csun.edu/~dorsogna

1 818 677 2703

 

Francesco Stoppa, PhD

Professore Ordinario

Dipartimento di Scienze della Terra,

Universita' d'Annunzio,

Campus Madonna delle Piane,

66013-Chieti, Italy

www.unich.it/geo8

fstoppa@unich.it

0039- 871 3556418

 
 
 
 

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