Pescara, 22.01.2012 -
Una nuova proposta di incontro
con l’Aidp, che ha raccontato
venerdì 20 gennaio
alle 17.30, presso la libreria La Feltrinelli di
Pescara, la storia di un’azienda famosa nel
mondo, che offre molte opportunità di lavoro,
senz’altro appetitose, soprattutto di questi
tempi.
Il Presidente, Raffaele
Credidio, ha posto l’accento sui numeri, che
senz’altro offrono un quadro chiaro dei punti di
forza di questa azienda. Ma ha voluto
sottolineare
che i risultati si raggiungono
soltanto quando ognuno di noi, indipendentemente
dal ruolo ricoperto in azienda o nella società,
si chiede qual è il valore aggiunto, cosa può
fare per valorizzare il proprio lavoro, la
propria attività, la propria vita professionale.
È con un piccolo contributo da parte di tutti e
non con un grande contributo da parte di pochi
che si risolvono le crisi. Ha concluso quindi il
suo intervento invitando i presenti a non
chiedersi cosa può fare l’azienda, la società e
la comunità per loro ma cosa possono fare loro
per l’azienda, la società e la comunità. È con
questo spirito che si lavora in AIDP,
un’associazione di puro volontariato in cui
tutti danno il loro contributo per migliorare
l’ambiente in cui viviamo e per spingere tutti a
fare lo stesso, ad “aggiungere sempre del
valore” in un contesto dinamico, amichevole e,
perchè no, divertente.
Filippo Di Nardo,
autore del Libro, giornalista e consulente di
comunicazione del lavoro, si chiede “il lavoro
da McDonald's, e il neologismo McJob con il suo
carico pesante di pregiudizi e stereotipi,
diffamatorio per certi versi, riflette davvero
la realtà generale del lavoro da McDonald's
oppure siamo di fronte a una mistificazione su
scala globale? Questo libro sostiene la tesi
opposta a quella mistificatoria. Il lavoro da
McDonald's non solo non è l'esempio del moderno
sfruttamento dei lavoratori del 21esimo secolo
ma, al contrario, è un modello positivo a cui
guardare, per molti versi, con ammirazione”.
Infine Silvia Mattioli,
Responsabile del personale in un’azienda del
settore agroalimentare, ha chiuso la tavola
rotonda proponendo una riflessione sul valore
dei contratti part-time, molto diffusi in Mc
Donald, in cui il 50,8% del personale è donna, e
oggi è sempre più difficile conciliare le
esigenze lavorative con quelle familiari! |