Giulianova, 1.02.2012 -
Le marinerie abruzzesi annunciano lo sciopero
delle attività di pesca di tutte le
imbarcazioni, comprese vongolare, da lunedi 6
febbraio e andrà’ avanti ad oltranza .
Purtroppo non si può andare in mare a pesca
senza avere reddito sia per il caro gasolio che
per la licenza a punti e per tutte le normative
comunitarie che siamo obbligati a rispettar.
Bbisogna attuare subito una riforma della
politica comune della pesca che sappia
distinguere e differenziare la pesca comunitaria
effettuata in Atlantico da quella fatta in
Mediterraneo. Proprio di questo si è parlato a
Roma venerdi fra esponenti della pesca che hanno
esternato le problematiche che portano alla fame
la pesca italiana. Esponenti politici presenti e
l’onorevole Guido Milano presidente commissione
europea hanno dato ragione ai pescatori e lo
stesso Milano ha promesso di portare esponenti
della pesca a Bruxelles al cospetto della
responsabile europea la Damanachi al fine di far
capire le vere problematiche ...
All’Italia i pescatori rimproverano il fatto di
importare pesce da paesi non comunitari ,
pescato da flotte che non rispettano nè taglie
minime nè altro...E poi proprio responsabili del
ministero hanno ammesso che il mondo
peschereccio italiano ha subito più tagli di
fondi di ogni altro e che il ministro si è già
messo in moto per risolvere la situazione.
Ora i pescatori di tutta Italia aspettano
soluzioni concrete. La pesca è tutta ferma
niente pesce italiano sui banchi.
Walter Squeo Cogevo Federpesca |