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Mia Casa d'Abruzzo: Conferenza Regionale a Pescara
 

Pescara, 4.10.2012 - Sabato prossimo 6 Ottobre, alle ore 16.00, presso la Sala Consiliare del Comune e di Pescara, in Piazza Italia si terrà la Conferenza Regionale del Mia Casa d'Abruzzo sulla gestione della Edilizia Residenziale Pubblica da parte delle 5 ATER della Regione Abruzzo alla luce del “Progetto di Legge” n. 428/12 di iniziativa della Giunta Regionale recante: “Trasformazione delle Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale (ATER) e norme in materia di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione” e del “Progetto di Legge” n. 378/12 di iniziativa Consiliare Gruppo Partito Democratico recante: “Norme in materia di edilizia residenziale pubblica e housing sociale”.

Ambedue i “progetti” prevedono un forte aumento dei canoni di locazione per le famiglie più deboli e la abrogazione della Legge “Quadro” Regionale n. 96 del 1996 la quale, tra l'altro, stabilisce che i canoni degli alloggi gestiti dalle 5 ATER di Pescara, L'Aquila, Chieti, Teramo e Lanciano siano determinati in proporzione al reddito netto-effettivo delle famiglie.

In modo particolare desta allarme sociale il “Progetto di Legge” della Giunta Regionale, “copiato” dalla Legge della Regione Lombardia e “calato dall'alto” con una “durezza” di linguaggio degna di miglior causa, il quale prevede “anche” la vendita ai prezzi speculativi degli alloggi pubblici ex-GESCAL e Popolari, la reintroduzione della “mobilità obbligatoria e forzosa” e, per gli alloggi assegnati a persone anziane e portatori di handicap grave, la vendita della loro “nuda proprietà”.

La Giunta Regionale, invece di assumersi la responsabilità della “situazione disastrata” in cui versa ed è abbandonata l'intera Edilizia Popolare della nostra Regione, costruita in gran parte senza regole di sicurezza ed in zone ad alto ed altissimo rischio sismico ed idrogeologico, è impegnata a fare saltare una “pace sociale” che, nella sostanza, ha resistito per circa 16 anni. Invece di vendere a terzi le Case ex-GESCAL è meglio ripristinare il “riscatto graduale e sociale” a favore delle famiglie dei lavoratori e pensionati e procedere allo “scioglimento” di quei veri e propri “carrozzoni mangia canoni” che sono le 5 ATER della Regione Abruzzo.

In tale contesto, e pure in presenza di un grave ritardo nella ricostruzione e messa in sicurezza antisismica degli alloggi ATER e dei Comuni, desta “meraviglia e sconcerto” il fatto che una Giunta Regionale guidata da un Presidente già Commissario straordinario alla ricostruzione, decida, proprio adesso, di “abrogare” (cioè cancellare totalmente) la Legge “Quadro” Regionale n. 96 del 1996 della quale (guarda caso!) i Sindaci dell'Aquila e del cratere sismico dovrebbero “tenere conto” nello stabilire e calcolare un eventuale “canone di compartecipazione o di locazione” a carico delle famiglie ancora sfollate ed in trepida attesa di ritornare nelle loro precedenti abitazioni.

E' “ridicolo e tragico” nel contempo che il progetto di legge della Giunta Regionale, tra le altre incredibili assurdità e amenità letteralmente “copiate” dalla Legge della Regione Lombardia, stabilisca all'art. 21, Comma 3 che “Le spese per il servizio di portierato, quanto presente, sono a carico degli assegnatari nella misura del 90 per cento.”

Si tratta di sapere se la Giunta regionale “crede” veramente che nelle Case Popolari dell'Abruzzo ci siano o ci potranno essere dei “servizi di portierato”, ovvero se la Regione ed il Comune dell'Aquila hanno già previsto di installare anche un portiere” tra le piattaforme Condominiali del “Progetto CASE” e quelle dei MAP.

Pio Rapagnà ex parlamentare

Coordinatore Mia Casa d'Abruzzo

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