ROSETO DEGLI ABRUZZI (Te),
23.11.2012
- Dall'ex Parlamentare Pio Rapagnà, coordinatore
del Comitato Città per Vivere,
riceviamo e pubblichiamo:
Le Città di
Montesilvano, Silvi e Roseto degli Abruzzi
rischiano di non vedere completate le
infrastrutture di grande viabilità, programmate
per liberare “definitivamente” i centri urbani
della fascia costiera dagli altissimi livelli di
traffico, incidenti stradali mortali,
inquinamento atmosferico e acustico.
In assenza di “vere”
piste ciclabili e
percorsi pedonali protetti all'interno dei
centri abitati,
i numerosi incidenti stradali, anche gravi e
spesso mortali, coinvolgono ciclisti e pedoni.:
ciò accade ancora
oggi, dopo 35 anni di lotte “esemplari e
pacifiche” contro il transito di TIR, mezzi
pesanti e traffico veicolare di
“attraversamento” all'interno dei centri urbani.
Nel corso della Giornata mondiale ONU in
ricordo delle vittime della strada, si è
svolta la seconda edizione della “protesta
dei fiori rossi” ed ha visto la
partecipazione di numerose associazioni di
familiari di vittime della strada.
Il Comitato Città per Vivere ha aderito e
partecipato alla “protesta” che è consistita nel
portare fiori rossi sia davanti ai tribunali e
sia nei luoghi del “ricordo”. Fiori rossi per
rispetto, per non dimenticare, per chiedere
giustizia, per evitare altre morti. Un modo per
ricordare le vittime e per chiedere alla
giustizia certezza della pena, deterrente
indispensabile per tentare di arginare una
mattanza quotidiana che solo in Italia ha
inghiottito il futuro di oltre 55 mila persone,
un prezzo da pagare inaccettabile per un paese
civile.
La giornata mondiale ONU in ricordo delle
vittime della strada è un altro importante passo
per continuare a mantenere alta l'attenzione su
un dramma che colpisce quotidianamente decine di
famiglie anche in Abruzzo.
Il Comitato Città per Vivere, di fronte alle
innumerevoli tragedie che quotidianamente si
verificano nelle nostre strade e all'interno dei
centri abitati, si unisce all'appello delle
Associazioni di familiari vittime della strada,
e chiama a raccolta i cittadini abruzzesi e
della fascia costiera in particolare, di tutte
le categorie o professioni, che siano personaggi
pubblici o meno, che appartengano a qualunque
mondo, da quello laico a quello religioso, per
la difesa della vita, della sicurezza e della
incolumità fisica, che vanno sempre e comunque
messi al primo posto.
Negli ultimi anni
il tasso medio nazionale si è attestato a
15,6 morti ogni
100.000 abitanti, mentre
in ben 72 Province
italiane ci sono stati
10 morti in più
rispetto al tasso medio di 8 morti ogni 100.000
abitanti verificatisi nelle altre 24 Province:
questi 10 morti in più per ogni 100.000 abitanti
e per ogni Provincia sono il “costo
sociale ed umano”
degli incidenti stradali, distribuito
proporzionalmente su tutto il territorio
nazionale.
E, purtroppo, nella nostra Regione, il 2012 ci
presenta già un drammatico resoconto, in aumento
esponenziale rispetto agli anni precedenti. |